Fin dalla sua prima edizione, quella del gennaio 2002, il Giorno della memoria si caratterizza…
Passano gli anni, ma non è possibile dimenticare la tragedia della Shoah.
Per non tacitare la nostra coscienza, cadendo nell’errore che la barbarie ebbe altri carnefici, non dobbiamo neanche dimenticare che la persecuzione antiebraica investì cittadini italiani, con la complicità di altri italiani. L’inferno, insomma, non si è compiuto solo oltre le Alpi, perchè anche quartieri e strade d’Italia ne furono il palcoscenico.
Tra il 1933 e il 1945, in gran parte d’Europa gli ebrei vennero colpiti da una persecuzione durissima, culminata in eccidi di massa e in uccisioni nelle camere a gas. Alle vittime vennero dapprima negati quasi tutti i diritti civili e poi il diritto stesso alla vita.
In Italia la persecuzione si sviluppò nelle due fasi del 1938-1943, con le leggi antiebraiche emanate dal governo fascista del Regno d’Italia, e del 1943-1945, con gli arresti e le deportazioni decisi e attuati dalla Repubblica sociale italiana e dall’occupante tedesco.
Questa Mostra racconta, attraverso i documenti dell’epoca, la persecuzione avvenuta in Italia, mettendo in luce sia la storia complessiva, sia le vicissitudini dei singoli.
E’ una Mostra da visitare e da studiare per conoscere, per comprendere, per conservare memoria delle vittime attraverso i documenti dell’epoca
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