27 Gennaio, Giorno della memoria

Da il 26 gennaio 2009

Giornata%2520memoria 27 Gennaio, Giorno della memoriaC’è stato un momento buio della nostra storia nel quale l’uomo ha progettato ed eseguito lo sterminio dell’uomo, causando morte, sofferenza, annientamento della personalità.
Il 27 gennaio di ogni anno si ricorda lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali e lo sterminio di migliaia di persone nei campi di concentramento nazisti perchè: ebrei, zingari, omosessuali, russi, dissidenti, etc… perchè erano qualcosa che alcuni avevano deciso non era “normale” essere … facciamone memoria. 

Il 27 gennaio 1945, i soldati russi entrarono nel campo di concentramento nazista di Auschwitz abbattendone i cancelli, e davanti loro si presentò l’inferno: un’umanità disperata, sottoposta
a sofferenze e dolori inenarrabili, che non risparmiava neppure bambini e neonati.
Oggi si fa la sconvolgente memoria della sofferenza immane, della morte atroce, dello sterminio di massa, al di là di ogni più malvagia immaginazione, della strage degli Innocenti: Ebrei, Omosessuali, Minoranze razziali e religiose, Oppositori politici alla follia nazista e fascista.
Esseri umani, umiliati, fatti soffrire fra inaudite torture e raccapriccianti esperimenti; bruciati vivi, castrati, accecati, bruciati nei forni o fatti perire nelle camere a gas, chiusi in celle fino a morire di fame, bambini uccisi ridendo davanti la madre, genitori e anziani presi a calci e bastonate davanti i figli. Nessuno sulla terra potrà mai lavare le colpe dei nazisti e dei loro imitatori colpevoli di questa mattanza umana.

Riflessione di Ronny tratta da amarecolcuoredidio
Signore nostro Dio,
davanti a tanto orrore che oggi ricordiamo:
la sofferenza di milioni di innocenti, la vera Strage degli Innocenti,
ogni parola viene meno sulla nostra bocca.
Ciò che ti chiediamo ricordando questi nostri fratelli, questi autentici Martiri e Santi,
è solo questa preghiera: mai più, mai più questi orrori!
Che tutti gli uomini vivano nell’amore e nella pace.
Questo ti chiediamo.
 

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