Nel giorno in cui la Provincia di Bolzano annuncia che lascia il programma di reinserimento…
Accertamenti sono tutt’ora in corso a forcella Venegia tra il Passo Valles e la Val Venegia.
25 pecore sbranate nella notte tra sabato e domenica
Fabio e Alice i giovani pastori e proprietari del gregge in lacrime per quanto accaduto.
Giovanni Zanon, presidente della Comunità di Valle in Fiemme ci racconta il fatto in quanto testimone diretto della strage al gregge del nipote Fabio.
“Ieri è stata una giornataccia, trascorsa interamente sui ripidi pendii nel tentativo di salvare pecore e agnellini ancora vivi ma gravemente feriti dai morsi del lupo.
Nella giornata di sabato, Fabio e Alice hanno accudito ed accompagnato come sempre il loro gregge nei pascoli alti sotto le pareti rocciose del Mulaz. Giunta la sera hanno fermato le pecore per la notte nei pressi della Forcella Venegia, visto che era troppo tardi per arrivare fino al Passo Valles.
Sono rimasti sul posto fino alle 20.00 circa e sono tornati sul pascolo alle 6.30 di ieri mattina.
Hanno subito capito che era successo qualcosa sentendo già in distanza i lamenti delle pecore e agnelli feriti, infatti arrivati sul posto hanno trovato una vera e propria strage.
Quando mio nipote Fabio mi ha chiamato sono subito partito per raggiungere il pascolo. Gli agenti della Forestale erano già sul posto per un primo sopralluogo.
Il primo pensiero di tutti è stato quello di attribuire la strage che avevamo davanti ai nostri occhi al lupo, anche se gli accertamenti con il veterinario saranno fatti lunedì mattina.
Io ho contato 23/25 vittime in gran parte agnelli e un paio di pecore che evidentemente difendevano i loro piccoli, infatti sono tutte azzannate alla gola, e un paio di capre. Ci sono parecchi agnelli e pecore con le gambe rotte da abbattere e parecchie perse giù per le gole verso Falcade. Io ho recuperato un agnello andando a prendermelo un pezzo in giù, ma è molto molto pericoloso. C’è n’erano sicuramente altri 3/4 che non passeranno la notte probabilmente.
Purtroppo nelle operazioni di recupero e salvataggio ho messo fuori uso la fotocamera digitale dove avevo la maggior parte delle foto. Non faccio commenti sulla presenza di questi predatori, ma quando vedi due ragazzi con le lacrime agli occhi, capisci che il loro dolore va oltre il mero aspetto economico.” Giovanni Zanon
GLI ACCERTAMENTI DELLA FORESTALE
Anche se gli accertamenti sono ancora in corso da parte della Forestale tutto lascia presagire che si tratti del 4° attacco del lupo (in realtà una lupa) presente e già fotografata nella zona della Val Venegia.
Sulle carcasse sono stati misurati gli affondi dei denti canini con una distanza di circa 5 cm, il che lascerebbe pochi dubbi sull’autore della strage. Verranno eseguiti anche i tamponi per capire dal DNA se si tratta di un solo lupo o di più esemplari.
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