PERCHÈ ??? Per ritrovare o sviluppare il piacere, la complicità, la semplicità e l’ebrezza della…
Mi chiamo Cinzia, sono di Ziano di Fiemme e l’estate scorsa ho vissuto l’esperienza più bella ed emozionante della mia vita. Mi è stato chiesto di raccontare qualcosa riguardo a questo mese trascorso in Brasile, ma mi trovo veramente in difficoltà perché non riesco a trovare le parole giuste per descrivere le emozioni che ho provato. Nel luglio del 2009 ho trascorso un mese in Amazzonia, più precisamente ad Iranduba, una cittadina di circa 30.000 abitanti che si trova tra i due grandi fiumi che unendosi formano l’immenso Rio delle Amazzoni. Sono partita con un gruppo di sette ragazze, eravamo appoggiate al Centro Missionario di Trento, che ogni anno dà la possibilità a chiunque voglia, di provare un’esperienza estiva di un mese ospiti da un missionario trentino nel mondo. Ad Iranduba abbiamo incontrato due missionari a dir poco fantastici, Don Bruno Morandini di Predazzo e Don Gianni Poli di Mori,che ci hanno accompagnate durante tutta la nostra permanenza in Brasile.Abbiamo avuto la fortuna di poter conoscere molte persone, di essere stati ospiti nelle loro case, di essere stati coinvolti nelle loro vite, personalmente ho sentito fortissimo il valore della famiglia, della condivisione,un’umanità incredibile. Quando parlo del Brasile mi dicono tutti che mi si illuminano gli occhi, non posso dargli torto, quei visi, quei bambini, quei sorrisi…Sicuramente i momenti più belli li abbiamo passati con i bambini e con i ragazzi dell’APAE, Associazione dei Genitori e amici di Eccezionali, un’organizzazione di carattere educativo, culturale e di cura, senza scopo di lucro. Con loro ci siamo divertiti ad imbiancare e fare stencil per abbellire i muri, i ragazzi erano così contenti delle loro opere d’arte, ma la gioia più grande ce la regalavano loro con sorrisi e abbracci infiniti, ti lasciano senza parole…Abbiamo avuto la fortuna di poter partecipare a momenti molto importanti nella vita di ciascuno di noi, come matrimoni, cresime, battesimi. Cerimonie semplici, senza tanti contorni, ma lì Dio l’ho sentito presente come non mai, nei canti, nei balli, negli abbracci condivisi, nella fede, la loro vera forza.Siamo state anche una settimana da Padre Iginio, in un paese vicino, siamo arrivate in barca, il mezzo di trasporto più usato in assoluto vista l’enorme presenza di fiumi in Amazzonia, abbiamo visitato il centro che ospita circa 300 ragazzi e che dà loro l’opportunità di studiare e di imparare vari mestieri, con laboratori di falegnameria, di cucina, di meccanica,per potersi costruire un futuro migliore.Padre Iginio ha anche fondato una radio,asili,e un recanto(oasi)con una piscina dove portano i bambini a fare il bagno.Le giornate trascorrevano veloci in Brasile,un mese mi è sembrato un anno,concentri tante di quelle emozioni che non ne hai mai abbastanza,ne vorresti ancora…Credo che chi dice che un’esperienza del genere possa cambiarti la vita,abbia ragione!Pensavo di portare lì me stessa,invece ero già lì,perché riuscivo a vivere veramente senza maschere,senza vergogna,senza paure…Ho avuto un regalo impagabile nella mia vita:la fortuna di conoscere delle persone veramente speciali,che mi hanno aperto il cuore.Se a qualcuno venisse voglia di provare un’esperienza del genere,non abbandonate mai l’idea,purchè siate pronti a ricevere tanta voglia di vivere…- Per vedere la missione di Iranduba in Brasile clicca qui
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