Tre giorni per abbinare la destrezza del salto alla resistenza del fondo: potrebbe essere questa…
L’ultima ad agguantare una finale fu Arianna Follis nel marzo del 2011, sesta a Lahti. Tre anni dopo Gaia Vuerich è quarta nella sprint a tecnica libera di Nove Mesto na Morave. Un grandissimo risultato che testimonia la crescita imperiosa dell’azzurra, mai arrivata in semifinale sino alla stagione passata e reduce da due piazzamenti top ten al Tour De Ski.
L’Olimpiade si avvicina e sale la condizione di Federico Pellegrino, splendido secondo nella sprint a tecnica libera (quella che sarà gara olimpica il prossimo 11 febbraio), battuto solo dal potente russo Sergey Ustiugov e con alle spalle un altro russo, Alexey Petukhov. E il d.t. azzurro Silvio Fauner può sorridere anche per il quarto posto della fiemmese Gaia Vuerich, ai piedi del podio nella finale che ha visto la vincitrice americana Randall precedere Van den Graaf e Oestberg.
Gaia Vuerich, 22enne carabiniere di Predazzo, quarta e al miglior risultato della carriera. La Vuerich ha fortemente voluto e ottenuto la finale a Nove Mesto ed ha mostrato carattere e coraggio nel fare a “sportellate” con le più blasonate rivali. La gara femminile è stata vinta dall’americana Kikkan Randall, davanti alla svizzera Laurien van der Graaf e alla norvegese Ingvild Flugstad Oestberg.
Federico Pellegrino è apparso davvero solido e solo i russi hanno dimostrato di avere ancora qualcosa in più del 23enne poliziotto valdostano di Nus. Manca ancora quell’ultimo guizzo che potrebbe portare l’azzurro alla vittoria, ma ci sono ancora due appuntamenti con le sprint prima di quella dei Giochi e ci saranno opportunità. Per il poliziotto azzurro anche la leadership della classifica degli sprinter.
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