Giovani, sette ore al giorno con Internet, Tv e cellulare

Da il 26 gennaio 2010

bimbo al pc Giovani, sette ore al giorno con Internet, Tv e cellulareL’uso dei media digitali tra i giovanissimi è in crescita. Penalizzati giornali e riviste, ma non i libri. Secondo uno studio condotto dalla Kaiser Family Foundation, negli ultimi cinque anni il tempo che ogni giorno i ragazzi tra gli 8 e i 18 anni passano con i media digitali è aumentato di 1 ora e 17 minuti. I più giovani, almeno negli Stati Uniti, guardano la televisione, giocano con i videogiochi, navigano in Internet e usano il cellulare per una media di 7 ore e 38 minuti ogni giorno, circa 53 ore alla settimana.Considerando però che più attività vengono portate avanti contemporaneamente (per esempio ascoltando musica mentre si guarda un video o si legge una rivista online), la Fondazione ha calcolato che ogni ragazzo affronta in media 10 ore e 45 minuti di contenuti vari ogni giorno.Nel computo la Kaiser Family ha considerato solo il tempo dedicato alle attività di svago e divertimento, non quello dedicato allo studio, che pure a volte avviene tramite i media digitali.La Tv intesa in senso tradizionale occupa soltanto 25 minuti al giorno ma, aggiungendo i filmati visualizzati via Web, telefonino o lettore Mp3 il tempo speso guardando i video sale a 4 ore e 29 minuti complessivi.Il tempo dedicato alla lettura di materiale stampato è andato riducendosi, sempre negli ultimi cinque anni, da 43 a 38 minuti al giorno; le vittime principali sono quotidiani e settimanali (soppiantati da un paio di minuti al giorno dedicati alle riviste online), mentre invece resiste il tempo dedicato alla lettura di libri.Parte della giornata, poi, è dedicata all’uso del telefonino: la media è di 33 minuti al giorno spesi in conversazione; i ragazzi dai 12 ai 18 anni inviano in media 118 messaggi al giorno (occupando in quest’attività 1 ora e 35 minuti).Tutti questi dati, raccolti nel rapporto Generation M2: Media in the Lives of 8- to 18-Year-Olds hanno uno scopo, come spiega Drew Altman, presidente e Ceo della Fondazione: “Quando bambini e ragazzi spendono tanto tempo facendo qualcosa, abbiamo bisogno di sapere come ciò li influenzi, nel bene e nel male”.L’aumento del tempo trascorso con questi media dipende anche dalla maggior diffusione dei telefonini e dei lettori musicali: se nel 2004 il 39% dei ragazzi presenti nella fascia d’età considerata possedeva un cellulare, oggi siamo arrivati al 66%; i possessori di un lettore Mp3, invece, sono cresciuti con ancora più decisione passando dal 18 al 76%.                 ZEUS News

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