L’appuntamento è per venerdì 24 novembre 2017 presso il Cinema Teatro di Predazzo con inizio ad…
L’idea di aiutare i contadini di Amatrice è nata in seguito all’esperienza di Matteo Morandini che ha vissuto con i suoi compagni di classe della 4BTIA dell’Istitituto Agrario di San Michele all’Adige, un’esperienza solidale durante la settimana dal 21-25 novembre dove i ragazzi hanno aiutato gli allevatori di Amatrice duramente colpiti dal sisma.
Vivere insieme agli allevatori terremotati di Amatrice, condividerne i faticosi lavori, aiutarli ad accudire gli animali, vivere con loro, provare, insomma, un’esperienza unica, voluta dai 24 studenti trentini.
A Campo Lazio di Amatrice, il responsabile parla subito di quegli studenti trentini, gli sono rimasti impressi nella mente: “Straordinari, tanto il lavoro con gli allevatori e nelle stalle”. Anche al Coi, il Centro Operativo Intercomunale, che coordina le operazioni del dopo terremoto, parlano di loro.
Forse la simpatia, forse il loro modo concreto di affrontare l’emergenza, forse la grande disponibilità a svolgere qualsiasi lavoro. Chissà, sta di fatto che hanno contagiato chi gli è stato accanto, anche i responsabili della Protezione Civile, impegnati in continue emergenze, e gli allevatori terremotati, alle prese per salvare gli animali.
Quegli studenti hanno avuto un effetto virale, ma non hanno smanettato sui social con i loro smartphone per ottenere questo effetto. Sono andati nelle stalle a spalare letame, a riparare tetti, a portare il fieno agli animali, costretti all’addiaccio; a condividere le fatiche degli allevatori, che vivono nelle tende, accanto alle loro case distrutte. Non è un racconto da Indiana Jones, ma di normali momenti di vita in questi luoghi devastati dal terremoto.
Quando Matteo è ritornato da Amatrice alla sua casa di Bellamonte, è riuscito trasmettere la forte esperienza vissuta alla sua famiglia, il dolore ed il disagio che i contadini di Amatrice stavano provando: “mamma se non vedi non puoi immaginare …poi con tutta la neve che ha fatto non puoi non metterti nei panni di queste povere persone”.
La mamma Maddalena ed il papà Alberto hanno subito pensato ad ospitare nella loro stalla alcuni capi di bestiame dei contadini di Amatrice per dar loro un aiuto concreto, ma si sono resi conto che non sarebbe stato possibile per la burocrazia e gli aspetti sanitari degli animali.
Però non si sono arresi ed hanno pensato di organizzare una raccolta fondi per acquistare del fieno da portare direttamente agli allevatori di Amatrice per gli animali rimasti senza riparo dopo la distruzione delle stalle dal terremoto e dalle abbondanti nevicate.
La risposta è stata immediata da parte degli abitanti di Fiemme e Fassa e anche la Federazione Allevatori di Trento si è fatta partecipe di questa gara solidale.
Si è potuto così organizzare il carico di fieno che, grazie alla collaborazione di molte persone è stato generosamente trasportato fino alle zone terremotate del Centro Italia. Il sindaco di Balzo di Montegallo ha ringraziato a nome di tutti, per il nostro gesto.
Così si esprime la mamma di Matteo: “Grazie a tanta generosità e condivisione da parte delle genti di Fiemme e Fassa il nostro “progetto” non si ferma qui ma si vorrebbe andare avanti. In collaborazione con l’ Istituto Agrario di San Michele si vorrebbe portare del materiale già pronto per il montaggio, legname in assi , ferramenta e tutto il necessario per poi poter assemblare dei piccoli ripari o tettoie per gli animali dove ce ne sarà bisogno. Per realizzare questo chiediamo una mano anche alle ditte per avere il materiale necessario a buon prezzo, sempre confidando nel buon cuore e solidarietà da parte di tutti, l’unione fa la forza … grazie di cuore!!
Maddalena Dellagiacoma”
“Le nostre valli sono fatte da gente umile, da gente che nonostante lo sguardo duro ha il cuore tenero, da gente che ogni mattina si sveglia alle 4 per portare avanti la propria attività con passione, dedizione ma soprattutto con amore. Le nostre valli sì, sono meravigliose grazie a madre natura ma soprattutto sono meravigliose grazie alla gente che vi abita, con i loro pregi e loro difetti. Noi siamo quelli dallo sguardo freddo come il ghiaccio e con la corazza dura come le montagne ma quando qualcuno ha bisogno di noi, noi ci siamo, sempre. Noi siamo quelli che quando succede qualcosa di brutto, di catastrofico come è successo in Centro Italia, ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo in prima linea, davanti a tutto, soprattutto davanti hai pregiudizi. Grazie di cuore a tutti quelli che hanno reso e renderanno possibile questo progetto per le popolazioni colpite da questa calamità e grazie per aver reso le nostre valli ancora più belle.” Alessandro Nardin
Intanto si sta concretizzando un’altra bella esperienza, nella giornata di ieri sono arrivati a Predazzo gli studenti di Amatrice del liceo Scientifico Caprarica, che sono stati invitati dagli studenti de La Rosa Bianca di Predazzo a trascorrere una settimana diversa dall’esperienza quotidiana di terremoto che stanno vivendo ormai da mesi.
VEDI ARTICOLO
Questo articolo è già stato letto 57842 volte!