PAOLO BROSIO DEDICA UN CAPITOLO DEL SUO LIBRO SULLA MADONNA DI MEDJUGORIE AL TREKKING DEL…
Mario Situm, nuovo attaccante dello Spezia, confessa di non separarsi mai dal suo Rosario preso a Medjugorie. Lo porta al collo. E’ andato con lui in Valle di Fassa dove gli aquilotti hanno stabilito il quartiere generale per preparare la stagione 2014/15, quella del volta pagina, del budget ridotto e del profilo basso.
Situm porta il Rosario insieme a una collana di corda nera. Ma quello con l’immagine della Vergine è il girocollo che gli dà forza e sicurezza. «Mi segue sempre. Sono molto devoto alla Madonna di Medjuogorie. L’ultimo pellegrinaggio l’ho fatto qualche mese fa e penso di tornarvi presto. Credo molto. Mi dà sostegno», dice la punta aquilotta originaria di Zagabria, capitale della Croazia. Da lì il centro religioso della Bosnia Erzegovina dista 450 chilometri in auto. Tratto che viene coperto con viaggi organizzati. In aereo o pullman.
Non è l’unico calciatore dei levantini con un pensiero votivo prima del via di questa nuova stagione. I bianchi che si apprestano a scaldare i muscoli per il 2014/15 fanno coming out religioso senza riserve. «Ho voluto la maglia numero 13 perché è il giorno di Sant’Antonio di Padova. Grazie al Cielo me l’hanno ridata. Per me è importante. Il Santo è una guida, mi dà forza per fare il calciatore e andare avanti nella vita di tutti i giorni».
Chi pronuncia queste parole? Non un monaco pronto agli esercizi spirituali ma un altro attaccante dello Spezia prima di partire per il ritiro. Si tratta di Patrick Ciurria, beniamino della curva Ferrovia che si affida al protettore della città euganea per il nuovo anno in Serie B.
Anche Filippo Da Col, ultimo arrivo, rivela la sua devozione. Portafortuna? Non scherziamo. Nessuno. Mai e poi mai.
«Io prego – sottolinea – tanto e ogni giorno. Sono molto cattolico. Mi aiuta. Lo faccio anche prima di scendere in campo».
Questo insomma è il nuovo Spezia di Nenad Bjielica, allenatore, e Damir Misckovic plenipotenziario. Una squadra votata alla praticità e che ha tolto dallo stemma sociale i fronzoli dorati che circondavano la scritta storica “Asc”. Adesso è tutta nera su fondo bianco. Fredda e austera per una linea linea light che si respira anche nelle piccole cose.
(Marco Toracca da ilsecoloxix.it)Questo articolo è già stato letto 55712 volte!