Nuovo sistema fotovoltaico per dare energia all’abitato di Cavalese

Da il 28 dicembre 2008

solarreserve la novita del solare termico quando il solenon ce foto Nuovo sistema fotovoltaico per dare energia all’abitato di CavaleseUn nuovo sistema fotovoltaico per dare energia all’abitato di Cavalese. È ciò a cui punta l’amministrazione del comune fiemmese, che ha indetto un bando di gara per la realizzazione del nuovo «centro ecologico»: sistemi a concentrazione solare con lente di Fresnel, che verrà realizzato in località Dossi. Si tratta di un progetto pilota: i costi di realizzazione partono da una base di 208.000 euro. Le proposte delle imprese del settore potranno essere presentate entro le 12 del 12 gennaio. Secondo il piano, la Provincia autonoma dovrebbe coprire tutte le spese: «Al momento – si fa sapere in Municipio – si parla di una spesa complessiva di circa 300.000 euro». L’assessore Lorenzo Soppelsa ci tiene a sottolineare che quella di cui si parla è un’iniziativa promossa direttamente dal Comune. «Stiamo parlando di una tecnologia innovativa, ad inseguimento solare, nel senso che ogni pannello è motorizzato e quindi segue lo spostamento del sole». Si tratta insomma di un «effetto girasole», che permette al sistema di incamerare per il maggior tempo possibile la maggiore quantità possibile di raggi». Tecnologia innovativa, si diceva, utilizzata anche in altre realtà italiane (Catania e Roma). Sull’efficacia il dibattito, come sempre, è aperto. A sistemi analoghi si lavora in tutti i centri di ricerca del mondo: presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento lo scorso anno è stato presentato un concentratore solare termodinamico. «Altro meccansimo, altra tecnologia» si dice in ateneo. Ma torniamo a Cavalese: nel terreno verranno collocati cinque pilastri, alti circa due metri e mezzo. Sopra verranno installati i pannelli, con una superficie di cinque metri per cinque. «Di solito un pannello produce 1200 watt. Questi ne producono il doppio». Secondo le previsioni ogni anno si dovrebbero avere 40.000 kilowatt di energia pulita in più. Il meccanismo verrà monitorato con un software, che dovrebbe permettere di raccogliere dati sulla produzione di energia e sull’usura. L’energia del parco sperimentale verrà immessa nella rete dell’azienda elettrica. La Valle di Fiemme si sta proponendo come realtà di primo piano nell’ambito delle energie alternative. «Sette mesi fa abbiamo messo in funzione l’impianto fotovoltaico integrato delle scuole medie: 45 kilowatt di potenza, per un costo di 300 mila euro». Sul Palacongressi c’è un altro impianto fotovoltaico tradizionale: 10 kilowatt (investimento di 70 mila euro). «Poi si lavora con l’energia idroelettrica: alla Provincia è stata chiesta una varianate alla concessione sull’acquedotto di Val Moena per portare l’attuale centralina da 800 mila kilowatt annui a più di 3 milioni: progetto da concretizzare fra il 2009 e il 2010 (costo di 2,5 milioni di euro)». A Carano, poco prima di Cavalese, su un’area di 15.000 metri quadrati, grande come due campi di calcio, in località Corozi, lo scorso anno venne costruito il più grande impianto fotovoltaico pubblico a livello nazionale. A realizzarlo fu la Cpl Concordia, multiutility modenese dell’energia, che già aveva fatto l’impianto per il teleriscaldamento e la centrale di cogenerazione di Predazzo, inaugurati nel 2002. «Siamo più che soddisfatti – commenta il sindaco Giorgio Ciresa -. È costato 3,2 milioni di euro e, nel giro di dieci anni, contiamo di ammortizzare la spesa. Quest’anno siamo riusciti a guadagnare 120 mila euro netti. Abbiamo superato del 10% la produzione prevista».

ANDREA TOMASI

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