Forse sarà proposto in autunno, proseguono nel frattempo le iniziative per i 100 anni di Roald…
“IMPERDIBILE” l’incontro con FRANCESCO VIDOTTO giovane scrittore che ha deciso di rinunciare ad un lavoro consolidato di consulente aziendale per ritirarsi in un piccolo paese del Cadore per scrivere libri ed arrampicare!
Oceano è un boscaiolo, un marito, un padre, un uomo e un libro: proprio questo libro qui, che stringi tra le mani.Un libro che lo salva dall’oblio di sé stesso perché lui si sta dimenticando.
Invecchia, la sua memoria svanisce e queste pagine gli sopravvivono e lo raccontano. Raccontano una storia che ha la forza del fulmine quando squarcia l’abete e lo rompe a metà.
Oceano Giovanni Maria Del Favero nasce su un carretto tirato da due muli nemmeno tanto volonterosi mentre la sua famiglia scende dalle montagne per cercar fortuna in America.
Nemmeno il tempo di aprire gli occhi che si ritrova abbandonato e affidato a due genitori tutti nuovi che provengono da un minuscolo paesino in Dolomiti così, ironia della sorte, ritorna tra le montagne, questa volta con il treno e vive un destino tutto al contrario, puntando i piedi e le mani sulla ghiaia di questo ghiaione che si chiama vita e che, per ogni passo in avanti, lo trascina indietro di dieci.
Il suo cammino incrocia quello di Italia e di “Sandrino E Basta” e di nonno Giusto e di Giovannino e con loro invecchia.
Gli capita di lavorare fino a non sentir più le mani, di falciare i prati in quota e di incontrare l’amore quello vero negli occhi di una persona del tutto inaspettata.
Gli capita di inciampare nella sua lapide anche, mentre una mattina di mezza estate ritorna dopo molto tempo al cimitero di Nebbiù.
Cammina, cammina, cade, si rialza e non la smette di sorridere, con le sue gengive senza più un dente.
Segue il sentiero fino in fondo e, solamente alla fine, dopo quasi cent’anni di vita, scopre la più evidente di tutte le cose e, forse per l’ultima volta ancora, sorride.
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