Predazzo, Comunità di Valle, scontro sulla lista blindata voluta dai sindaci fiemmesi

Da il 4 ottobre 2009

predazzo Predazzo, Comunità di Valle, scontro sulla lista blindata voluta dai sindaci fiemmesiPREDAZZO. È scontro aperto, anche trasversale, sulla nuova Comunità di valle e sulla lista blindata voluta dai sindaci fiemmesi. La maggioranza di Predazzo però non ci sta, e difende la posizione assunta dal sindaco Longo all’interno della conferenza dei sindaci. In un lungo documento, dopo aver tacciato di voltafaccia la propria minoranza, stigmatizza “l’insofferenza e la supponenza” del presidente del C1 Gianni Delladio, accusato tra l’altro (e non è cosa nuova) di imporre le proprie decisioni prestando attenzione a “prestigiosi futuri incarichi di cui attendiamo impaziente formale conferma”. I 12 consiglieri di maggioranza, oltre a rivendicare la rappresentanza di quasi il 70% di Predazzo, ricordano che, fra le 4 proposte, Predazzo scartò autonomamente quella che prevedeva una rappresentanza esattamente proporzionale, ma anche quella, poi approvata, di 3 rappresentanti per Comune, ritenendola non adeguata.
 “Avremmo visto 18 rappresentanti di 6 Comuni con popolazione complessiva pari a quella di Predazzo, sedere in assemblea accanto ai tre rappresentanti di Predazzo. Ma anche questa volta – sottolinea la nota – le proposte di Predazzo, che avrebbero consentito comunque l’elezione di almeno 2 rappresentanti anche per i Comuni con 5/600 abitanti, è stata cassata. È l’ennesima occasione in cui, per meri ed egoistici calcoli politici, il Comune di Predazzo deve chinare il capo e supinamente accettare i diktat di quanti affermano tranquillamente ‘delle decisioni… di Predazzo non ci importa niente’”. Tant’è che Predazzo – viene ricordato – non riveste alcun ruolo di rilievo all’interno del Comprensorio, dell’Apt, di Fiemme Servizi, del Comitato di distretto, del Comitato organizzatore dei mondiali di sci nordico, etc. Se la minoranza di Predazzo sta con il resto della valle l’assessore Armando Vaia sta con Predazzo, mentre la lista Insieme per Cavalese di Luigi Casanova non sta con nessuno dei due, e se la prende soprattutto con Vaia. Pur ammettendo che “è vergognoso che Cavalese e Predazzo si trovino ad essere rappresentati con lo stesso numero di consiglieri di Varena e Capriana e che per Predazzo vi sarà un consigliere ogni 1400 abitanti e per Valfloriana uno ogni 130”, l’esponente ambientalista ricorda a Vaia di aver votato uno Statuto che ha impedito l’elezione diretta e dato ampio potere ai Sindaci. “In consiglio a Cavalese ha bocciato una mia proposta di modifica che avrebbe evitato una simile misera partenza”, frutto di “un’operazione verticistica di un gruppo di sindaci che si è eretto a casta”.
 Per Casanova si prospetta dunque una Comunità senza credibilità, senza consenso popolare e senza programmi. Infine un appello ai 175 consiglieri affinché superino le differenze per costruire una politica che rafforzi la valle”. Ma i primi vagiti di questa Comunità non sembrano per ora offrire segnali positivi in questa direzione
di Francesco Morandini

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