PREDAZZO - Circa centotrenta «Vicini» della Regola Feudale di Predazzo hanno partecipato domenica scorsa alla…
Domenica 21 settembre, ben 140 Vicini (sono circa 800 i “Vicini” ) della Regola Feudale di Predazzo si sono ritrovati presso il capitello della Regola in località Al Fol per l’ormai tradizionale festa dei Vicini. Una festa, come ha sottolineato il regolano Giacomo Boninsegna, che è un incontro annuale, molto sentito e partecipato, e che ha lo scopo di ricordare ai Vicini l’appartenenza a questa importante comunione di beni.
Don Valentino Felicetti ha celebrato la S.Messa davanti al capitello che è uno dei simboli del “Feudo”, come lo è il gonfalone che per la prima volta, a nostra memoria, è uscito dalle stanze della Regola. Il regolano ha ricordato, prima della celebrazione, i Vicini defunti ed ha successivamente ringraziato la società Latemar che ha messo a disposizione gratuitamente gli impianti, i nuovi gestori della baita Passo Feudo e i volontari che hanno collaborato alla riuscita della festa.
Boninsegna ha ricordato inoltre la presenza del gonfalone che è ancora ben conservato e che riporta su un lato la scena della deposizione e dall’altra Gesù con S. Elena. “Una croce che – ha sottolineato è simbolo di amore, unione, libertà e fraterna amicizia. Probabilmente per questo la Regola l’ha scelta come figura rappresentativa dell’unione feudale”.
Poi tutti a Stalimen per salire ai 2200 m del rifugio dove è stato offerto il pranzo e consegnato a tutti il grembiule ricordo con lo stemma della Regola. E’ stata anche l’occasione per presentare il rendering della casa della Regola dopo la tinteggiatura decisa recentemente e per illustrare ai Vicini i contenuti della manifestazione che celebrerà i 400 anni del primo statuto. In programma dal 6 al 12 dicembre una mostra dei documenti storici accompagnata da una breve pubblicazione, un incontro pubblico e un video.
Oggi, la Regola Feudale di Predazzo, come da sentenza della Corte di Appello di Roma, Sezione Speciale Usi Civici del 4 maggio 1967, è una comunione di diritto privato, che amministra i propri beni in base agli statuti e alle consuetudini riconosciuti dal diritto anteriore. Vi sono circa 800 Vicini (ossia “comproprietari”, sebbene il significato sia lievemente diverso rispetto all’accezione comune del termine), discendenti degli antichi vassalli, di cui circa la metà risiede a Predazzo, i restanti sono sparsi in varie zone dell’Italia e del Mondo. Alla Regola fanno capo il cosiddetto “Patrimonio Antico”, cioè il territorio dato in investitura dai Principi Vescovi e successivamente allodificato; e i beni pervenuti nel corso dei secoli mediante contratti di compravendita o di permuta; tra di essi, particolare rilevanza assumono le “fittarecce”, unità agro-pastorali costituite generalmente da un casolare rustico con annessi appezzamenti fondiari, testimonianze di un mondo agricolo che negli ultimi decenni ha subito profonde mutazioni, ma che sopravvive in un’economia integrata dal turismo e dall’artigianato
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