Valli di Fiemme, Fassa e Cembra: Treno o Metroland? In molti al dibattito di Predazzo.

Da il 29 gennaio 2010

a metro tram Valli di Fiemme, Fassa e Cembra: Treno o Metroland? In molti al dibattito di Predazzo.PREDAZZO – C’è voglia di confronto sul futuro collegamento ferroviario fra Trento, la Valsugana e le valli di Cembra, Fiemme e Fassa. L’ennesima conferma è venuta martedì sera da Predazzo, dove, nell’aula magna del municipio, un centinaio di cittadini, del posto, ma anche delle due valli, hanno risposto all’appello di Transdolomites e del presidente Massimo Girardi , partecipando attivamente alla riunione indetta per parlare dello studio di fattibilità della Qnex di Bolzano, sulla prospettiva di un trenino che. in futuro, possa collegare il capoluogo con Alba di Canazei. Una proposta alternativa a Metroland, si è detto: un’alternativa all’ipotesi della Provincia di Trento che peraltro ai più appare come un oggetto misterioso, mai, fino a questo momento, illustrato agli utenti, in una riunione pubblica, e che sembra addirittura blindato. Che lo studio della Qnex non sia una semplice riga sulla carta, come lo ha recentemente definito, in maniera abbastanza sbrigativa, l’assessore Mauro Gilmozzi , è emerso anche martedì, con estrema chiarezza. Ovviamente non si tratta di un progetto definitivo ed esecutivo, ma di una proposta su cui vale comuqnue la pena discutere e che merita opportuni approfondimenti. Alberto Pacher , assessore provinciale ai lavori pubblici, si è dichiarato d’accordo e, ultimamente, anche lo stesso Gilmozzi. Staremo a vedere. Fabio Vanzetta , assessore alla mobilità della neonata Comunità territoriale di Fiemme e presidente del tavolo della mobilità di Fiemme, Fassa e Cembra, è stato chiarissimo: «Questo non è una studio contro Metroland, ma un’idea diversa, che parte da una accurata analisi sul territorio e che vuole collegare il territorio». Esplicito anche Massimo Girardi : «Lo stesso Lorenzo Dellai, nel 2007, aveva dichiarato di non voler calare nulla dall’alto ma di puntare a decisioni partecipate e noi abbiamo risposto al suo invito. Parliamo la stessa lingua, anche se le proposte sono diverse e noi partiamo dal basso per cogliere le sensazioni ed i pensieri della gente». Marco Danzi della Qnex ha quindi illustrato in dettaglio la proposta, che si pone obiettivi precisi: un’alternativa alla strada e al trasporto su gomma, collegamenti veloci ed affidabili, la capillarità delle fermate, la frequenza (passaggi ogni 30 minuti), elevato comfort di viaggio, un impatto ambientale ridotto, l’integrazione con la rete ferroviaria provinciale, una tecnologia collaudata, l’aumento dell’offerta e la capacità di intercettare al meglio la domanda di mobilità. Si prevedono 85 chilometri di linea a binario unico, con raddoppi puntuali laddove i treni si incrociano, 26 stazioni, una velocità di 100/120 chilometri orari, fermate raggiungibili a piedi, tempi di percorrenza limitati, 800 milioni di spesa.MARIO FELICETTI

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