Dieci anni fa l'attentato alle Torri Gemelle di New York. E da allora il mondo…
Per non dimenticare. Questo è lo slogan che anima la prima commemorazione del presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama in ricordo delle vittime dell’11 settembre di otto anni fa.
Il presidente USA pronuncerà un discorso al Pentagono in memoria delle 3000 vittime degli attacchi contro le torri gemelle del World Trade Center e una pausa di silenzio ricorderà il momento dello schianto degli aerei contro i grattacieli.
Sarà poi il vice presidente Joe Biden, accompagnato dalla moglie Jill, a partecipare alla cerimonia ufficiale di New York a Ground Zero dove verranno letti i nomi di tutte le 2.752 vittime dell’attacco terroristico.
Fiori saranno poi posati nelle due vasche quadrate, il simbolo delle torri, dove sono ancora fermi i lavori per costruire il nuovo World Trade Center e del monumento in ricordo delle vittime dell’11 settembre.
Sempre ieri il Congresso ha reso omaggio ai 44 passeggeri del volo 93 della United Airlines precipitato in Pennsilvania che con la loro rivolta a bordo impedirono che l’aereo si schiantasse su Capitol Hill. «Non solo salvarono un numero incalcolabile di vite, ma evitarono anche la distruzione del Campidoglio», recita una targa rossa scoperta in vista dell’ottavo anniversario.
Ma la commemorazione più significativa per gli Stati Uniti d’America sarà quella di 250 mila americani che in ogni stato dedicheranno parte del loro tempo libero a favore di programmi di solidarietà.
I lavori di ricostruzione a Ground Zero sono oggetto di battaglie finanziarie e legali con i costruttori, oltre che dalla crisi finanziaria e dal crollo del mercato immobiliare che ne hanno rallentato a dismisura il proseguo dei lavori.
Stati progettati quattro nuovi grattacieli, un parco con cascate e un monumento nel mezzo, e una linea di trasporti pubblici progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, tutto da terminare entro il 2013.
Ma la convinzione generale è che il mercato attuale non sia pronto per la ricostruzione degli edifici, di cui uno, chiamata «Freedom Tower» e questi ritardi secondo il sindaco Bloomberg potrebbero «mettere in pericolo» il ruolo di New York come capitale finanziaria.
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11 settembre, 2009di Fabio Pagani
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