A Predazzo: “Le forze di polizia e la sicurezza sulle piste da sci”

Da il 15 febbraio 2009

PREDAZZO – Una panoramica generale sul soccorso, una analisi puntuale di tutte le problematiche che interessano il mondo dello sci, una carrellata di indicazioni, suggerimenti e proposte per chi frequenta le piste e spesso non rispetta anche le norme più elementari di sicurezza, mettendo a repentaglio la incolumità propria e quella altrui. È stata particolarmente intensa la serata di venerdì sera a Predazzo, organizzata, nell’aula consiliare del municipio, dal Comitato Locale di Fiemme e Fassa della International Police Association e dal Comune sul tema «Le forze di polizia e la sicurezza sulle piste da sci».soccorso1 A Predazzo: “Le forze di polizia e la sicurezza sulle piste da sci”

Dopo i saluti del presidente del Comitato Armando Lenzi , del sindaco Silvano Longo e del presidente della ventiduesima Delegazione nazionale dell’Ipa Antonio Soggiomo, il primo intervento è stato quello di Paride Gianmoena , sovrintendente della polizia di Moena. Richiamando le leggi in vigore, ha presentato una serie di numeri sui quali riflettere: 14.664 interventi di soccorso nella stagione invernale 2007/2008 (coinvolti 10.548 italiani e 4.116 stranieri); 11.122 provocati da cause accidentali, fra cui 1.732 scontri tra persone, 102 scontri con ostacoli fissi, 26 collisioni con ostacoli mobili, 136 nelle fasi di salita o di discesa sugli impianti, 633 malori, 913 causati da altri motivi. Ben 11.337 incidenti sono stati causati da sciatori, 2.684 da snowboarders, 10 soltanto da scialpinisti. Varie le diagnosi: 3.925 contusioni, 4.290 distorsioni, 1052 lussazioni, 2.150 ferite varie. E poi, purtroppo, si contano 18 morti sulla neve. Molte le violazioni amministrative contestate, salite dalle 199 della stagione 2000/2001 alle 1.856 del 2005/2006, per poi scendere a 1.616 nella stagione 2007/2008. Notevole l’impegno degli uomini della polizia di Stato, presenti in tutte le più importanti stazioni scisitiche italiane.

Diego Taufer , agente del Corpo forestale della Provincia (23 agenti in cinque stazioni del Trentino), ha parlato del «Decalogo dello sciatore» che prevede il rispetto di una serie di norme spesso non osservate, in tema di scelte direzionali, sorpassi, precedenze, soste, transiti in salita, obbligatorietà del casco e dei dispositivi di sicurezza. Altri numeri sono stati snocciolati dal maresciallo capo dei carabinieri Stefano Peplide , per interventi di prevenzione e soccorso: 11.189 incidenti rilevati nella stagione 2007/2008, l’80% dei quali sugli sci (soltanto il 18% ha riguardato lo snowboard) e che hanno soprattutto colpito la fascia d’età che va dai dieci ai vent’anni. Da Peplide arriva anche la denuncia di una situazione da sanare con urgenza, relativa ai mezzi meccanici presenti sulle piste, gatti e motoslitte. Queste ultime sono state definite «veicoli atipici», non classificati, non immatricolati e privi di assicurazione. «La legge, in questo contesto è ancora carente» ha ribadito il maresciallocapo. «Speriamo si possa colmare questa lacuna. Intanto occorre soprattutto buon senso da parte degli operatori».

Paolo Baldessari della polizia municipale di Trento ha poi illustrato l’attività di prevenzione, sicurezza e controllo sulle piste del Monte Bondone, con un’altra raffica di consigli utili, ed infine Edoardo Usuelli , comandante del soccorso alpino della guardia di finanza di Passo Rolle, si è soffermato sulla quella che ha definito «una giungla che ormai caratterizza le piste di sci, dove gli incidenti succedono quasi sempre per cattiva educazione, scarso rispetto, non conoscenza degli attrezzi e velocità elevata» e sui pericoli legati allo sci «fuori pista», con molti sciatori che molto spesso ignorano segnalazioni e divieti. Infine, il generale Carlo Valentino , già comandante della Scuola alpina di Predazzo e presidente della Fisi, ha richiamato l’esigenza di un centro nazionale che, al di là del lodevole impegno delle forze dell’ordine, raccolga i dati complessivi sui soccorsi e sulle piste, anche attraverso organizzazioni di volontariato.

Mario Felicetti

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