Al via una “Fabbrica delle idee”: ecco le prime

Da il 4 giugno 2015
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Giovedì 4 giugno 2015, il PalaFiemme di Cavalese si è trasformato in una fucina di proposte e suggerimenti aperta a tutti. 

Rendiamo il nostro torrente balneabile per i turisti che vogliono prendere il Sole, creiamo un percorso nel bosco per le bici che da Predazzo conduca al Parco Naturale di Paneveggio, rendiamo agricoli i terreni abbandonati, ideiamo una settimana bianca itinerante su tutte le piste del Consorzio sciistico Fiemme Obereggen, potenziamo il bike sharing, inventiamo weekend a tema nel mesi fuori stagione…

Idee a ruota libera oggi in Val di Fiemme, dove la nuova Fabbrica delle idee tenta di realizzare le proposte più interessanti emerse non solo dagli addetti ai lavori, dalle associazioni e dalle istituzioni, ma anche da cittadini, turisti e studenti. Questo primo incontro è stato organizzato e sostenuto da tutti i soggetti privati e pubblici che compongono il tessuto socio-economico-culturale della Val di Fiemme e vuole essere l’occasione per confrontarsi sul futuro di una valle innovativa e sostenibile.

Alla Fabbrica delle Idee, che si è riunita al PalaFiemme di Cavalese, hanno preso parte anche Mauro Gilmozzi, assessore alle Infrastrutture e all’Ambiente della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Morelli, professore di psicologia e creatività dell’innovazione, Paolo Grigolli, direttore della Scuola di Management del Turismo TSM e Bruno Felicetti, direttore dell’Azienda per il Turismo Val di Fiemme.

E voi avete qualche bella idea per la promozione e lo sviluppo della Valle di Fiemme?   La potete esprimere commentando questo articolo, sarà nostra premura segnalarla alla “Fabbrica delle Idee”. Grazie!

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5 Commenti

  1. lorenza

    4 giugno 2015 at 16:10

    Io direi che un cittadino felice consiglierà la sua valle come meta turistica, e allora pensiamo pure ai residenti, una Family card per gli impianti pure per noi a prezzi agevolati, se invito degli amici in valle e loro girano gratis come posso accompagnarli se devo spendere quasi 50 euro solo di impianti per andare solo fino al Cermis una sola volta con famiglia? (per forza poi non consumerò nei rifugi) chi fa lo skipass invernale lo può prendere a 40 euro ma chi non scia? Grazie

  2. Daniela

    4 giugno 2015 at 16:51

    Incentivare il fuori stagione con iniziative sportive..

  3. Luca zanon

    5 giugno 2015 at 06:20

    In primis evitare lo spargimento di liquami , vicino alle zone dedicate a passeggiate e parchi giochi!!!! Sopratutto tra Ziano e Predazzo, la situazione e’ imbarazzante

  4. lorenzo

    5 giugno 2015 at 20:24

    credo sia necessario affrontare in maniera pesante il tema del paesaggio. l’abbandono dei terreni più scomodi ha fatto si che si sia creata una vegetazione sempre più folta a scapito dei pendii prativi e degli spazi aperti. Se in Val di Non le coltivazione di meli garantiscono una cura del territorio, se in Alto Adige i bei prati verdi sono perfettamente mantenuti dai Bauer, in Val di Fiemme si è assistito ad una progressiva riduzione degli spazi aperti, a tal punto che i pascoli sono stati inghiottiti dal bosco e perfino il torrente Avisio risulta quasi nella sua totalità nascosto da cespugli vari di qualsiasi tipo.
    Il paesaggio è fondamentale per l’appetibilità turistica. Forse vale la pena agire inentivando bonifiche, approfittando anche della forza lavoro inattiva, in conseguenza delle recenti modifiche legislative.

  5. federico

    15 giugno 2015 at 15:40

    luca la passeggiata tra Ziano e Predazzo è una strada Agricola costruita con i fondi destinati all’agricoltura,come facciamo a chiedere ai contadini di non farlo ?

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