PREDAZZO - Un impegno comune per cercare di risolvere una volta per tutte i problemi…
BIOLAGO, DAL POZZO DI ALIMENTAZIONE UNA POSSIBILE RISERVA DI ACQUA POTABILE PER IL PAESE
Si lavora per rendere fruibile l’area nel corso dell’estate
In località Fontanelle si sta lavorando per portare a termine i lavori di realizzazione del biolago, che – salvo ulteriori imprevisti – sarà aperto al pubblico nel corso dell’estate. “Il blocco causato dall’emergenza sanitaria ha ritardato anche questo cantiere, su cui ha inciso pure il maltempo delle ultime settimane”, commenta la sindaca Maria Bosin. “Siamo però fiduciosi e crediamo che ad agosto si potrà fare il bagno”.
Ma la buona notizia non è solo quella che quest’estate ci si potrà tuffare nel biolago: “Il pozzo di alimentazione si è rivelato una possibile riserva di acqua potabile per il paese”, comunica la prima cittadina. “L’Amministrazione ha portato avanti il progetto del biolago ponendosi come obiettivo imprescindibile quello di realizzare una struttura sostenibile dal punto di vista ambientale, che non andasse a depauperare un bene prezioso come quello dell’acqua. L’individuazione della modalità idrica per alimentare il lago è stata quindi oggetto di un’intera estate di monitoraggi per valutare sia la portata che la qualità delle varie fonti possibili”. Inizialmente si era pensato di attingere dal pozzo utilizzato per l’irrigazione del campo sportivo (che però non garantiva un apporto sufficiente), mentre l’acqua proveniente dal rio delle Pozze e da una sorgente nei prati sovrastanti sarebbe stata di tipo superficiale, perciò a rischio di contaminazioni.
Il biolago sarà quindi alimentato da un nuovo pozzo scavato all’interno dell’area ricreativa. Questo pozzo è in grado di garantire 20 litri d’acqua al secondo: “Dalle analisi effettuate è emerso che si tratta di acqua potabile, per cui in futuro si potrà valutare di realizzare un terzo serbatoio di accumulo al servizio dell’acquedotto comunale, utile per sopperire ad eventuali periodi di carenza idrica. Non solo, questo terzo serbatoio potrebbe rivelarsi importante anche per l’equilibratura della rete di distribuzione dell’acqua potabile perché andrebbe a creare un nuovo punto di approvvigionamento vicino all’area abitata che ora risulta periferica alla rete idrica”, spiega l’ingegnere Felice Pellegrini dell’Ufficio Tecnico Comunale.
L’impianto del biolago è strutturato in modo da garantirne un’alimentazione modulabile in base alle necessità. È previsto un ricambio continuo dell’acqua (che, ricordiamolo, non sarà trattata con cloro o altri additivi), ma è stato anche predisposto un sistema di fitodepurazione per cui una parte dell’acqua verrà purificata grazie alla presenza di alcune piante utili a questo scopo. In base all’afflusso di utenti e alla qualità dell’acqua, sulla quale verranno effettuate regolarmente delle analisi, si potrà valutare se privilegiare uno o l’altro sistema, tenendo conto che il ricambio idrico incide anche sulla temperatura del biolago.
“Siamo riusciti a trovare un sistema di gestione sostenibile dal punto di visto idrico. Inoltre, la composizione e la purezza del pozzo vengono incontro a quella che è una delle preoccupazioni di tutte le amministrazioni, cioè garantire – anche in momenti di grandi cambiamenti climatici – una riserva di acqua potabile per il paese”, conclude Bosin.
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