Il blog di Predazzo apre anche in questa occasione uno spazio libero e gratuito dedicato…
L’iniziativa prevede un percorso suddiviso in più fasi e differenziato per target. Si partirà a settembre e ottobre con tre serate informative a Predazzo (23 settembre), Cavalese (2 ottobre) e Molina (21 ottobre), aperte a tutta la popolazione. Gli incontri saranno gestiti in collaborazione con l’Ama (Associazione Mutuo Aiuto) di Trento che presenterà il problema della dipendenza da gioco, troppo spesso sottovalutato. Si proseguirà poi con un percorso con gli studenti del triennio degli istituti scolastici superiori di Fiemme, in modo da educare e tenere alta l’attenzione di quelli che saranno i cittadini di domani.
Il terzo passo (probabilmente già entro l’anno) sarà quello di avviare dei gruppi di auto mutuo aiuto per chi soffre di ludopatia: dai dati raccolti dal Servizio Sociale, è emerso che alcune persone della valle stanno già frequentando questo tipo di gruppi a Trento o in provincia di Bolzano. L’obiettivo è di permettere a loro e anche a chi non ha la possibilità di spostarsi in città, di trovare un sostegno a livello locale. Al progetto hanno già dato la propria adesione la Cassa Rurale di Fiemme, la fondazione “Il Sollievo- Valle di Fiemme”, le Famiglie Cooperative di Cavalese e Varena: partecipazioni importante perché spesso sono proprio istituti di credito e realtà come le famiglie cooperative e le associazioni che operano sul territorio i primi a rendersi conto di una dipendenza da gioco, potendo quindi rivelarsi un valido veicolo di diffusione di un messaggio di sensibilizzazione.
Tra le proposte emerse durante la presentazione del progetto, la responsabile del Servizio Sociale di Fiemme, Manuela Silvestri, ha anticipato che una delle intenzioni è quella di elaborare un logo, coinvolgendo gli studenti delle scuole locali con un concorso di idee per individuare il marchio, per identificare i locali che scelgono di non installare macchinette, in modo da premiare gli esercenti che adottano comportamenti virtuosi.
L’assessore alle attività sociali della Comunità di Valle, Alberto Casal, aveva posto l’attenzione sul problema fin dall’inizio del suo mandato: “La dipendenza da gioco è presente e diffusa sul territorio: è, quindi, molto importante attivarci per sensibilizzare e per aiutare chi ne soffre”. Alcune amministrazioni comunali della valle (tra cui Capriana, Predazzo, Cavalese, Ziano e Tesero) sono già scese in campo per contrastare il fenomeno, proibendo le macchinette nei locali di loro proprietà o vietandone l’installazione vicino a luoghi ritenuti sensibili, come scuole e aree di ritrovo per giovani. I partecipanti all’incontro di presentazione del progetto hanno sottolineato come sia comunque importante che per un problema così diffuso sul territorio ci sia la regia della Comunità di Valle.
Per aderire è molto semplice: Scarica qui, stampa ed esponi lo stemma nel tuo locale. Poi inviaci il nome del tuo locale, verrà inserito nell’ Albo d’Oro dei locali NO SLOT e reso pubblico. Se vuoi puoi inviarci anche una foto del tuo locale con lo stemma esposto all’indirizzo: info@valledifiemme.it sarà pubblicata nell’albo d’Oro.
Stemma no slot versione pdf formato A4
Stemma no slot 1 pz + 2 mini A4
Locandina “Occhio crea dipendenza e nuoce alla salute” pdf
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