di Pino Dellasega - Un inverno mite come erano anni che non se ne vedevano,…
Al Cristo pensante stà arrivando il mondo. Migliaia e migliaia di persone percorrono quei tre chilometri di sentiero che ha molti ha cambiato la vita, in meglio.
Ma tra venerdi e sabato prima al Cristo pensante e poi a Malga Valazza al Passo Valles ci sono stati dei bei momenti di sana amicizia, riflessione e preghiera.
Venerdi pomeriggio la salita al Cristo pensante si è fortemente voluta nonostante la pioggia che dopo i primi passi si è fermata e una nebbia surreale ci ha avvolti sino da Lui.
Con Nicoletta, Arianna, Marco e gli altri e con padre Loris ho avuto modo di scambiare diversi pensieri, e proprio con quest’ultimo, sacerdote stupendo ci siamo divulgati in una camminata per cercare di capire e dare una spiegazione al Cristo del Castellazzo.
Il Cristo pensante con la sua forza, con le sue braccia forti ha accolto i bambini, tanti e se li è stretti a se, per proteggerli. Come vedete nella fotografia sumbra un tutt’uno bambino e Cristo. E’ un Cristo che accoglie non allontana, è un Cristo che vuole essere toccato, accarezzato e fotografato, è un Cristo uomo.
Due canzoni intonate da alcuni componenti dalla Jaima Band hanno concluso la salita e il raccoglimento davanti alla statua in marmo bianco.
La giornata di sabato si è svolta a Malga Vallazza con la recita del rosario in prossimità del capitello dedicato alla Madonna e con la messa il pomeriggio dentro la malga a causa dell’intensità della pioggia che cadeva. Un momento molto suggestivo comunque quello della messa all’interno con Padre Loris che nell’omelia ha dedicato tanto spazio alla riflessione e al percorso spirituale per raggiungere il Cristo pensante. La messa è stata ravvivata dalle chitarre della Jaima Band di Padova.
Finita la messa Pino Dellasega ha raccontato ai presenti la storia del Cristo pensante partendo da Varsavia in Polonia 24 anni fa, proprio come oggi, festa della Madonna dove aveva acquistato la piccola statuina in legno del Cristo pensante.
La serata è continuata nel casello della malga con canzoni e sorrisi e verso le 20,30 i due frati francescani che vivono a Paneveggio hanno recitato la santa Messa.
Grande l’ospitalità di Marco jager e della sua famiglia e particolarmente gradita anche la presenza della famiglia di Bartolomeo Zeni e i parenti che da poco hanno perso il piccoloEnrico.
Pino Dellasega www.trekkingdelcristopensante.it
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