La riforma della scuola per i licei a partire dal prossimo anno scolastico

Da il 4 novembre 2009

scuola La riforma della scuola per i licei a partire dal prossimo anno scolasticoE’ in arrivo la rivoluzione per gli studenti delle superiori. Dopo la riforma Gentile del 1923 un’altra grande rivoluzione coinvolgerà la scuola, quella dei licei. La riforma riguarderà 500 mila famiglie di studenti che frequentano la terza media e che nelle prime settimane del 2010 dovranno scegliere il nuovo percorso di studi per i loro figli. La riforma non è ancora definitiva al 100% ma sul sito del Ministero dell’istruzione si possono gia estrapolare dei dati per capire come sarà strutturata la scuola dal prossimo anno scolastico.

Tra le principali novità c’è la drastica riduzione delle tipologie di licei -che passano dai 400 indirizzi sperimentali a 6- e degli istituti tecnici -che passano da 10 settori e 39 indirizzi- a 2 settori (economico e tecnologico) e 11 indirizzi.

Le tipologie di licei saranno 6:

- LICEO ARTISTICO, articolato in tre indirizzi:

. arti figurative
. architettura, design, ambiente
. audiovisivo, multimedia, scenografia

- LICEO CLASSICO
La riforma introduce l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio.

- LICEO SCIENTIFICO
Oltre al normale indirizzo scientifico le scuole potranno attivare l’opzione scientifico tecnologica nel quale il latino viene sostituito dall’insegnamwnto dell’informatica

- LICEO LINGUISTICO
Liceo linguistico. Il liceo linguistico prevederà l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera.

- LICEO MUSICALE E COREUTICO
Liceo musicale e coreutico (ovvero ciò che attiene all’arte della danza). E’ una delle novità della riforma. Il liceo musicale sarà articolato nelle due sezioni musicale e coreutica.
Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza.

- LICEO DELLE SCIENZE UMANE
Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo coimnvolge le scienze umane, la ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica.

 Le scuole potranno attivare l’opzione sezione economico-sociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche.

Riordino anche per l’ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE. Gli attuali istituti tecnici -1.800 suddivisi in 10 settori e 39 indirizzi- passano a 2 settori (economico e tecnologico) e 11 indirizzi.

Nel settore economico sono stati inseriti 2 indirizzi:

   1. amministrativo, finanza e marketing;
   2. turismo.

Nel settore tecnologico sono stati definiti 9 indirizzi:

   1. meccanica, meccatronica ed energia;
   2. trasporti e logistica;
   3. elettronica ed elettrotecnica;
   4. informatica e telecomunicazioni;
   5. grafica e comunicazione;
   6. chimica, materiali e biotecnologie;
   7. sistema moda;
   8. agraria e agroindustria;
   9. costruzioni, ambiente e territorio.

COME CAMBIANO GLI INSEGNAMENTI?
Il Ministero precisa che la riforma porterà ad una maggiore valorizzazione della lingua latina, un incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze, potenziamento delle lingue straniere e, nel quinto anno, sarà insegnata una disciplina non linguistica in lingua straniera. In generale sarà valorizzata la qualità degli apprendimenti piuttosto che la quantità delle materie.
Inoltre, a richiesta delle famiglie e compatibilmente con l’organico di ciascun istituto, sarà possibile l’introduzione
dell’inglese potenziato a 5 ore settimanali.
Articolazione oraria settimanale – Discipline nel tempo normale (30 ore settimanali)
  Attuale Previsto  
Italiano, storia, geografia
Approfondimenti 11 ore 9 ore
1 ora In quest’area è
inserito l’insegnamento
di “Cittadinanza
e Costituzione”
Matematica e scienze 6 ore 6 ore  
Tecnologia 3 ore 2 ore  
Inglese 3 ore 3 ore  
Seconda lingua comunitaria – 2 ore Ore mutuate dall’insegnamento di italiano, storia e geografia e tecnologia
Arte e immagine 2 ore 2 ore  
Corpo, movimento e sport 2 ore 2 ore  
Musica 2 ore 2 ore  
Religione Cattolica 1 ora 1 ora  

Articolazione oraria settimanale – Discipline nel tempo prolungato
  Attuale Previsto  
Italiano, storia, geografia
Approfondimenti 15 ore 15 ore In quest’area è
inserito l’insegnamento
di “Cittadinanza
e Costituzione”
Matematica e scienze 8 ore 9 ore  
Tecnologia 3 ore 2 ore  
Inglese 5 ore 3 ore  
Seconda lingua comunitaria = 2 ore Ore mutuate dall’insegnamento di italiano, storia e geografia e tecnologia
Arte e immagine 3 ore 2 ore  
Corpo, movimento e sport 2 ore 2 ore  
Musica 3 ore 2 ore  
Religione Cattolica 1 ora 1 ora  
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 Approfondimento di discipline a scelta della scuola
Cosa pensano di questa riforma le associazioni studentesche? “Serviva maggiore spirito innovativo nel riformare la scuola superiore (tecnici, professionali e licei)” ha dichiarato Stefano Vitale dell’Uds. “Le novità che verranno introdotte dall’anno scolastico 2010-2011 riguardano più che altro un cambio di nome delle scuole, una razionalizzazione nel numero di percorsi scolastici, e, soprattutto, tagli di ore di lezione necessari per attuare gli imponenti tagli alla scuola publica voluti da Gelmini e Tremonti e contro i quali, lo scorso autunno, ci siamo fortemente battuti (ma senza essere ascoltati).

Se da un lato la necessità di semplificare il numero di percorsi e sperimentazioni è condivisibile dall’altro non vi è la reale volontà di un investimento nell’istruzione superiore perchè si tagliano numerose ora di lezione per risparmiare. Rimaniamo convinti che serva un maggiore collegamento tra i vari tipi di indirizzi e tra i licei e i tecnici e professionali, specialmente nel primo biennio. Fino a 16 anni, che sono scuola dell’obbligo, sarebbe necessario dare tutti un bagaglio minimo di conoscenze e competenze comuni, in modo da permettere anche eventuali ripensamenti degli studenti sulla scuola stessa (sono molti gli studenti che un volta scelto un tipo di percorso scolastico si rendono conto che non è quello adatto a loro) e dare a tutti un livello minimo culturale comune che metta tutti nella condizione di avere gli strumenti per “imparare ad imparare”.

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