Kepler ha fatto 5+1. A circa 2000 anni luce dalla Terra cioè a 10 seguito…
Un errore tecnico ha rivelato l’inesattezza della sensazionale scoperta di Opera. Ma alla fine è comunque la Scienza ad aver vinto, dimostrando che il dubitare è la chiave dell’esplorazione scientifica. Sono previsti in maggio nuovi test per misurare la velocità del fascio di neutrini dal Cern di Ginevra ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Lo annuncia oggi in una dichiarazione ufficiale la collaborazione internazionale Opera, ossia il gruppo di ricerca che nel settembre scorso ha rilevato i dati secondo i quali i neutrini sarebbero più veloci della luce e che adesso in quell’esperimento ha scoperto due anomalie che costringono a sottoporre i dati ad un nuovo esame.
La decisione di ripetere l’esperimento in maggio è stata presa in conseguenza della scoperta di due anomalie che potrebbero avere influenzato le misure sulla velocità dei neutrini. “Entrambi – dichiara la collaborazione Opera in una nota – richiedono ulteriori test”. Dei due effetti rilevati, prosegue Opera, il primo potrebbe aumentare l’entità dell’effetto misurato nel settembre scorso e per il quale i neutrini risultavano battere la velocità della luce di 60 nanosecondi, mentre il secondo potrebbe ridurre quello stesso effetto ed i neutrini risulterebbero quindi più lenti. “Le possibili conseguenze di questi due effetti sono allo studio della collaborazione Opera”, conclude la nota, e nuove misure con un nuovo fascio di neutrini “sono previste in maggio”.
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