Le piste da sci dolomitiche sono pronte per ospitare una nuova edizione dell’ormai affermato Dolomiti…
Il fortissimo anticiclone che da tempo domina sul bacino del Mediterraneo sta portando bellissime giornate di sole e temperature miti. Non per tutti però queste sono buone notizie. Non lo sono per gli operatori turistici delle Alpi che non hanno visto alcuna traccia di neve. Quali sono state fino ad ora le conseguenze? La stagione turistica è già compromessa?
Per capirlo abbiamo sentito Federica Cerri, dell’Azienda per il turismo della Val di Fiemme, uno dei 12 comprensori del Dolomiti Super Ski che con 450 impianti di risalita, 1200 chilometri e 25 snowpark è il fiore all’occhiello del Paese per gli sporti invernali.
“Per quanto riguarda il consorzio Val di Fiemme/Obereggen – ci spiega la giovane manager – l’80% delle piste sono aperte. Stiamo parlando di 70 chilometri su 110 e di 38 impianti su 45. Questo è stato possibile grazie all’innevamento programmato. I chilometri che mancano sono per lo più collegamenti che si è deciso di non innevare artificialmente”
“La soddisfazione degli sciatori – prosegue – è altissima. Sono molto molto soddisfatti della qualità delle piste e della neve. Sicuramente lo scontento è tangibile ma riguarda più la mancanza di quella che in gergo turistico chiamiamo ‘neve psicologica’. E’ vero, innegabile, le montagne non sono bianche ma la neve arriverà e per ora ci si gode la meravigliosa temperatura in quota”.
I dati sulle presenze confermano che l’impatto fino ad ora è stato minimo. Rispetto allo scorso anno tra l’Immacolata ed il Natale la Valle di Fiemme ha avuto un incremento degli stranieri. “Molte agenzie straniere – spiega la manager – si sono spostate da noi proprio per la qualità delle piste perfettamente preparate”.
Numeri positivi anche per le festività di Natale e Capodanno. Le giornate tra il 26 dicembre e il 6 gennaio sono già vicine al tutto esaurito. “In questo periodo è molto rilevante – racconta Cerri – la presenza dei turisti italiani che a differenza degli stranieri non sono affascinati solamente dalle piste ma anche dallo shopping e dai mercatini”.
I dati sulla Val di Fiemme sono in linea con quelli delle altri valli del Dolomiti Super Ski e confermano che con l’organizzazione e la pianificazione si possono gestire anche momenti difficili per la stagione turistica come la mancanza di neve. C’è dunque una Italia che funziona e che dovrebbe essere presa come modello di riferimento per tutte le altre aree dove invece le cose continuano ad andare male. ( http://notizie.tiscali.it/)
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