E' tornata la folla delle grandi occasioni questa mattina a Predazzo per la tradizionale Desmontegada…
Queste le prime immagini della serata ancora in corso di svolgimento nel mega tendone di Predazzo, con oltre 2400 partecipanti e qualche centinaio.. rimasto fuori.. ma non finisce qui, domani mattina (domenica) sveglia al paese ad ore 9.00 con i colpi di cannone sparati a Valèna nei prati sopra la piazza e poi.. la grandiosa sfilata che stando alle ultime indiscrezioni si è stati costretti a chiudere il numero dei gruppi partecipanti in quanto viene già coperto per intero, tutto il tragitto di quasi 3 Km. Inizio sfilata ore 11.00 Articolo in progressione – tornate a visitarci! e.. ”..e a Pardacc le sempèr festa..”!!
Quasi due chilometri di corteo, che per due volte ha percorso le vie di Predazzo, con centinaia di figuranti e una moltitudine multicolore di gruppi provenienti da tutto il Trentino Alto Adige ad anche da fuori regione, dal Tirolo e dalla Germania.
Il tutto tra due ali di folla quale non si è mai vista, non meno di quattromila persone, del paese, di Fiemme e Fassa e provenienti da tutta l’alta Italia per questa manifestazione che si colloca ormai tra le più popolari dell’intero periodo autunnale.
Possono ritenersi davvero soddisfatti i giovani dell’associazione Taverna Aragosta che, sotto la guida del presidente Andrea Dellasega, hanno ancora una volta fatto le cose perbene, con una passione ed un impegno meritevoli del massimo apprezzamento. Non era facile gestire una manifestazione che ovviamente implica tantissimi problemi organizzativi, ma ce l’hanno fatta alla grande, curando nei particolari l’intera tre giorni. Dopo le straordinarie serate di venerdì e sabato, con il maxi tendone vicino al campo sportivo strapieno e le musiche dei complessi austriaci «Die Grafen» e «Die Stokhielta», ieri il paese ha vissuto la mattinata più intensa.
Partita dallo Sporting Center, la sfilata ha percorso le vie Dellagiacoma, Roma, Trento, San Nicolò, Degasperi, Cesare Battisti, per transitare due volte davanti alla piazza centrale e concludere il corteo presso il tendone del campo sportivo, in fondo a via Lagorai. Un corteo del quale hanno fatto parte cinque bande musicali (Predazzo, Moena, Egna, Folgaria e Anterivo), otto gruppi di Schützen regionali e tirolesi, la carrozza delle autorità, i frustatori di Soraga, i cannoni di Piné (che hanno sparato a salve in piazza SS. Apostoli), i cacciatori, i corni svizzeri, le Schuplatterin, gli Aizemponeri, il foltissimo gruppo degli ospiti di Hallbergmoos, Comune bavarese gemellato con Predazzo, il gruppo folk di Carano, gli Amici del Pedale di Fiemme, contadini, il caseificio di Predazzo con una maxi forma di formaggio «Puzzone», i coloratissimi «Marascogn» di Canazei, i Vigili del fuoco di Predazzo con le divise d’epoca, una bicicletta storica rimessa a nuovo e decorata con i colori del Corpo, una antica pompa e vecchie attrezzature di un tempo, cavalli, cavalieri, carrozze, trattori, carri e personaggi della tradizione.
Uno spettacolo di straordinaria intensità, lungamente applaudito dal pubblico e concluso nel tendone, dove la festa è proseguita nel pomeriggio con la partecipazione del complesso «Die Lauser», anch’esso proveniente dall’Austria e protagonista di un finale incandescente.
Sull’Oktoberfest 2013 è calato il sipario, ma già si annunciano ulteriori novità per il 2014. La Taverna Aragosta, dopo un momento di sosta, per tirare giustamente il fiato, è pronta a rimettersi subito all’opera. Mario Felicetti
Per la grande sfilata finale 5 mila persone, il doppio della Desmontegada Tutto esaurito anche alle serate al tendone: «Orgogliosi di essere predazzani» (di Monica Gabrielli – Il Trentino)
PREDAZZO. Hanno quasi paura di sbilanciarsi nel fornire cifre ufficiali, eppure, la soddisfazione e l’orgoglio per il successo di questa edizione dell’Oktoberfest di Predazzo sono evidenti nello sguardo dei ragazzi della Taverna Aragosta, organizzatori di questo evento che ha riempito in un fine settimana di ottobre le vie del paese. Qualche dato provano, comunque, a darlo, per poi ritrattarlo, quasi stupiti loro stessi di quanto realizzato: tremila persone alla cena di sabato, per la quale i biglietti in prevendita erano andati esauriti nel giro di un’ora e mezza.
In totale, i passaggi al tendone allestito vicino al campo sportivo sono calcolati in oltre 10 mila: c’è chi ipotizza possano essere passate fino a 15 mila persone. Ed erano quasi 800 coloro che hanno sfilato ieri mattina per le vie del centro: bandisti, schützen. schuhplattler, gruppi folkloristici, figuranti in costume a rievocare antichi mestieri, una delegazione di Halbergmoos, il Comune bavarese gemellato con Predazzo. Con loro cavalli, carrozze, trattori d’epoca, bambini in costume e gli attori volontari guidati da Alessandro Arici, che ai giovani organizzatori dice: «Ci avete fatto sentire fieri di essere predazzani».
Per una volta, tradizioni, maschere e costumi fiemmesi, ladini e altoatesini sono stati proposti affiancati, in una festa non solo in stile bavarese. Ad assistere al corteo, lungo circa un chilometro, migliaia di persone: l’assessore al turismo Giuseppe Facchini ipotizza siano state quasi 5 mila, il doppio di quanto riesce a richiamare la tradizionale “Desmontegada”.
Al termine della sfilata, pranzo al tendone che ha registrato nuovamente il tutto esaurito e un via vai continuo per tutto il pomeriggio, al suono delle bande prima e del gruppo “Die Lauser” poi.
Grati alla manifestazione, anche diversi alberghi di Predazzo, con le camere tutte occupate in un periodo di bassa stagione. Ad ottenere questo risultato un gruppo di giovani, tutti volontari, che nelle ultime settimane hanno dedicato il loro tempo libero a organizzare, prenotare, montare, definire tutti i dettagli per rendere indimenticabile questa edizione dell’Oktoberfest. A muoverli non l’intenzione di guadagnare, quanto la voglia di organizzare qualcosa di grande. Soddisfatti di quanto fatto, in attesa di fare un bilancio ufficiale, per loro non è però ancora il momento di tirare il fiato: c’è un intero tendone da svuotare. Per gli altri la festa è finita, per loro il lavoro continua.
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