VAL DI FIEMME - Nella giornata di ieri presso tutti i supermercati della Valle si sono raccolti generi alimentari e…
Perché dico questo? Perché sanno fare comunità. Lo hanno dimostrato con la conferenza sugli orti di ieri sera con un centinaio di persone presenti in sala consigliare del Comune. Hanno una donna sindaco: Maria Bosin (orgogliosa figlia di contadini) ed un Assessore alla cultura che è un contadino per diletto. Ho incontrato Lucio Dellasega ai tempi della gioventù, poi ai tempi della scuola per motivi di lavoro ed infine ora..praticamente ai tempi della pensione.
Lucio, innamorato degli orti, che ne possiede uno bellissimo dove coltiva fino a dieci varietà di pomodori e molto altro ancora, fragole, lamponi , ribes, cetrioli, carote e di tutto di più….Lucio che ha trasmesso passione per le sue idee e voglia di realizzarne una comune al suo Sindaco tanto ( immagino ) da convincere un’ intera Amministrazione Comunale a iniziare l’ avventura degli orti comunali. Hanno individuato una pozione di terreno di 600 metri, hanno vicino l’ acqua ed un capanno aperto che servirà da riparo.
La Banca del Tempo ( altra realtà da invidiare) ha già chiesto la possibilità di avere una quota d’ orto e loro gliela daranno fra pochi giorni. Avranno orti per dieci utenze. Ora sta ai predazzani chiederli in uso. Altra interessante presentazione è stata fatta dal dottor Andrea Romanini di Agenda 21 di Udine. In città (100.000 anime, mia figlia direbbe una picccccolissssima città) hanno istituito dal 2010 gli orti urbani. Quattro in tutto per venti realtà.
Orti sociali , orti come servizio alle persone. Orti che rispondono ai requisiti di sostenibilità economica, ambientale, sociale, orti come volani. Orti che usano aree pubbliche, che non diventano così l’ ennesimo parcheggio o terreno su cui fabbricare altri condomini, orti per i quali è stato cambiato il P.R.G. ( Piano Regolatore della Città) facendo di Udine una realtà votata ad un futuro sicuramente più sostenibile, orti che aiutano Associazioni, famiglie, anziani, orti che favoriscono la autoproduzione, la crescita comunitaria, orti che favoriscono attività complementari e scambi culturali con mostre, iniziative varie, corsi, la pubblicazione di un giornalino ecc…
Il territorio diventa vivo dove ci sono persone intelligenti e di ampie vedute.
Annamaria Vanzo (4chiacchere2riflessioni.iobloggo)
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