clicca sulle immagini per ingrandire CANDIDATI SINDACO ELETTI CONSIGLIERI: LONGO SILVANO DELLAGIACOMA RENATO FELICETTI MARCO
PREDAZZO – Dopo i festeggiamenti («una cena semplice con i candidati e chi ha dato una mano in campagna elettorale»), Maria Bosin ieri alle 9 ha varcato il portone del municipio da sindaco. «Non sapevo nemmeno se ero legittimata, mi hanno detto sì che la carica si assume fin dal primo giorno», spiega. E allora via con gli impegni amministrativi e non solo. La prima questione che le hanno sottoposto gli uffici? Sabato c’è il giuramento degli allievi della Scuola alpina della Guardia di Finanza, la partecipazione alla cerimonia da organizzare… Una bella occasione per la prima uscita ufficiale da sindaco. Ma veniamo alla nuova giunta: confermati i nomi e le competenze? Sono quelli annunciati prima del ballottaggio, con un’unica precisazione: in questa prima fase l’urbanistica sarà una competenza collegiale di giunta, con referente Chiara Bosin. Centro storico e museo, per ridare vivibilità al paese: una delle priorità che le stanno più a cuore. Ha già in mente un piano? Rendere vivo un centro che si sta svuotando non è una cosa che si può fare dall’oggi al domani. E poi l’amministrazione deve fare la sua parte, ma è necessario anche un ritorno dell’iniziativa privata: in centro devono tornare negozi, pubblici esercizi, attività… Il Comune può intervenire in maniera sussidiaria, ad esempio puntando sul Museo geologico delle Dolomiti, attivando percorsi che si spingono all’interno del paese, in modo da fare di questa istituzione un polo di attrazione con ricadute su tutto il centro storico. Lei ha detto che bisogna anche togliere il traffico dalle strade. Noi vorremmo una riduzione del traffico e percorsi ciclabili all’interno del paese. Predazzo è un paese pianeggiante e si presta a questa svolta ecologica. Certo occorre studiare un piano per la viabilità che funzioni, in modo da non operare su una zona e creare problemi altrove: sensi unici e piste ciclabili devono essere studiati bene. Sarà un programma a medio e lungo termine. Quale eredità lascia l’ex sindaco Silvano Longo, dal punto di vista finanziario e organizzativo? Un Comune in salute? Il nostro comune è sempre stato solido dal punto di vista finanziario. E da quello che ho potuto vedere finora, anche avendo sempre seguito con attenzione i bilanci da consigliere comunale, posso dire che le disponibilità finanziarie sono state gestite bene. Non vi sono situazioni pesanti: tutte le opere avviate sono anche finanziate. Certo, ora si tratterà di capire quale disponibilità avremo in futuro anche in termini di trasferimenti dalla Provincia, visti gli annunci che vengono fatti a livello nazionale. È chiaro che, nel caso di una contrazione delle risorse a disposizione, anche la nostra progettualità ne risente. E dal punto di vista organizzativo, c’è qualcosa da rivedere? Le persone le conosco da consigliere, e sono valide. Comunque c’è la necessità di coordinare e di trovare sinergie: ogni amministrazione ha un proprio modo di procedere, si tratta di trovare un modus operandi che possa andare bene per tutti. Maria Bosin, commercialista, madre di due ragazzi di 16 anni, sindaco. Come pensa di conciliare tutto? In studio non sono da sola, e naturalmente ne avevo parlato con la mia socia: se lei non avesse avuto la possibilità di sostituirmi non avrei potuto fare questa scelta. C’è anche un’altra professionista in studio, siamo tre abilitate, ma certamente qualcuno dovrà sostituirmi. E in famiglia? Mio marito è sempre stato molto partecipe alla vita familiare, e i ragazzi sono grandi e danno una mano anche loro. Come hanno reagito alla sua elezione? Credevo che i miei figli non sarebbero stati contenti, invece hanno seguito con molta curiosità e interesse anche tutta la fase politica degli apparentamenti, e questo mi ha fatto molto piacere.
L’Adige.it
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