63° edizione del tradizionale Concertone delle Bande di Fiemme, patrocinato dalla Magnifica Comunità. Le Bande…
Saranno inaugurati oggi pomeriggio alle 14.30 a Boscampo e Sottosassa (Predazzo) i due nuovi manufatti alla presenza del vicepresidente Alessandro Olivi
Due strutture realizzate e curate dal Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento.
Cava delle Bore
Scopo del progetto era quello di garantire e conservare nel tempo un manufatto (consistente in una canalizzazione rivestita in pietra) che veniva in passato utilizzato dai boscaioli per condurre a valle il legname abbattuto. Il canale, nella stagione fredda, veniva riempito dapprima di neve per poi essere bagnato e quindi gelato. Tale procedura consentiva l’ottenimento di un condotto molto scivoloso ed in forte pendenza che garantiva la possibilità di far scivolare i tronchi dalle alte quote fino al fondovalle con relativa facilità. I lavori per la messa in luce di tale manufatto, che presentava segni di degrado dovuti all’abbandono e che in alcuni tratti era mancante, sono consistiti nella pulizia dal materiale accumulatosi nel tempo all’interno del canale, nel rifacimento dei punti di attraversamento dei torrenti mediante realizzazione di passaggi con tronchi in larice, eseguiti con le stesse caratteristiche dei preesistenti, nella collocazione di segnaletica e di arredi lungo il percorso.
Ponte Tibetano
Si tratta un ponte di tipo «tibetano» sospeso sul torrente Travignolo, la cui realizzazione è stata curata dal Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento.
All’inaugurazione del ponte, della lunghezza di 40 metri, richiesto dal Comune di Predazzo e raggiungibile attraverso due vie di accesso attraverso strade forestali – da Bellamonte per il versante posto in destra orografica e da Paneveggio-Ceremana per il settore opposto – sarà presente il vicepresidente della Provincia e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi.
ph Giuseppe Facchini
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Franco Isman
28 settembre 2015 at 09:04
Confesso che non ho proprio capito l’utilità del ponte quando 50 metri a monte c’è un ponticello di legno che avrebbe potuto essere rifatto con una spesa abissalmente minore.
Esclusivamente perché è bello ?
Il ponte sospeso di Paneveggio lo è molto di più !
Critico, ma sempre amico…
Franco Isman