11 novembre a Predazzo è sinonimo di "San Martin" con la tradizionale accensione dei fuochi…
Una tradizione antichissima le cui origini si perdono nella notte dei tempi, ma che fa rivivere anche alle persone più anziane l’entusiasmo e la nostalgia di un tempo, quando, loro stessi bambini o giovani, prendevano parte da protagonisti a questa manifestazione di folklore paesano. Partiamo quindi da oggi, domenica 10 novembre, vigilia di San Martino con le foto del Giro delle Ase che abbiamo fatto per documentare quanto sia stato grande l’impegno dei ragazzi dei 5 rioni nel preparare le cataste di legna. Molte persone hanno percorso oggi questa bella passeggiata autunnale attorno al paese per vedere le magnifiche Ase dei rioni di Predazzo, Molineri, Somaileri, Bireri, Paneti e Isceri. I ragazzi hanno trascorso l’intera ultima giornata per sistemare nei dettagli le cataste, preparando loro stessi anche il pranzo di gruppo con polente e lucaniche, mentre per il pomeriggio castagne e vin brulè da offrire a quanti hanno voluto raggiungerli alle ase per vederle da vicino. Appuntamento per tutti domani sera alle ore 20.00 per l’accensione dei grandi fuochi ed il successivo corteo con i campanacci per le vie del paese con il gran concerto finale nella piazza di Predazzo.
La fotogallery che abbiamo aperto oggi verrà aggiornata con l’arrivo in ordine cronologico delle foto di quanti vorranno condividerle con noi, (per l’invio potete utilizzare il seguente indirizzo: info@valledifiemme.it).
Quest’anno PredazzoBlog collabora con la sede RAI di Trento per la diffusione delle immagini. Ringraziamo fin d’ora quanti vorranno collaborare condividendo con noi sia foto che video.
PREDAZZO – Una serata ancora una volta strepitosa lunedì scorso a Predazzo, per l’ennesimo appuntamento annuale coni fuochi di San Martino. Circatremilapersone hanno assistitoa questo spettacolo chesegnava un tempo la fine della stagione agricola e zootecnica del paese e l’inizio del lungo periodo invernale. Si tiravano le somme dell’annata, si pagavano i debiti (grazie anche alle «regàlie» della Regola Feudale, il diritto di legnatico previsto per statuto dall’ente storico del paese e che per molte famiglie rappresentava un autentico toccasana), si viveva una giornata diversa, all’insegna della tradizione.
Rispetto al passato, oggi le cose sono cambiate, ma è rimasto quel tocco di suggestione storica che rappresenta per moltissima gente un richiamo irresistibile. Anche lunedì sera, oltre ai residenti ed ai valligiani di Fiemme e Fassa, c’erano moltissimi ospiti, provenienti da tutta la regione ma anche da fuori regione (specialmente veneti, lombardi e romagnoli), per vivere insieme la suggestione dell’evento. Quest’anno è arrivata anche la televisione austriaca che già ieri, martedì, ha trasmesso un ampio servizio sulla manifestazione. Era tra
l’altro l’ultimo atto del trittico d’autunno di Predazzo, iniziato a metà settembre con la classica «Desmontegada» delle
mucche, continuato dal 18 al 20 ottobre con la spettacolare «tre giorni» dell’Oktoberfest e conclusa appunto lunedì
con la serata dei fuochi. Cinque i giganteschi falò accesi intorno al paese attorno alle 20. Il primo, con leggero anticipo rispetto all’orario consueto, è stato quello della cava dei Canzoccoli, a rappresentare il rione di Molin. Poi, in successione, quelli di Sommavilla, di Loze (per Piè di Predazzo), della Birreria e infine quello di Ischia, che è esploso con qualche minuto di ritardo rispetto agli altri. L’effetto visivo purtroppo non è stato quello degli anni scorsi, complice la pioggia battente del fine settimana che ha inzuppato d’acqua le cataste, complicando la vita ai comitati dei vari rioni, impegnati comunque da giorni in maniera encomiabile.
Dopo l’accensione dei falò, si sono formati i vari cortei, confluiti tutti all’incrocio del teatro comunale, da dove è partita la grande, rumorosissima sfilata per le vie del centro, fino a raggiungere la piazza centrale. Campanacci, campanelli, seghe circolari, trombe e trombette, fischietti, raganelle, è stata una passerella di oggetti rumorosi che hanno creato una bolgia indescrivibile, fino al lungo, assordante concerto finale, davanti ad una piazza gremita all’inverosimile e dove erano in distribuzione tè, vin brulè e panini, preparati dai volontari. Una serata indimenticabile, che non ha registrato incidenti e che è stata anche confortata da favorevoli condizioni meteo e da una temperatura abbastanza gradevole. Ingredienti anche questi fondamentali per garantire il successo della manifestazione.
Ricordiamo infine che da lunedì, sono in distribuzione presso la sede della Cassa Rurale di Fiemme le «regàlie» destinate a tutti i «Vicini» della Regola Feudale. Mario Felicetti
La paca dei Paneti – video di Eligio Bosin
La paca dei Somaileri – video di Amici di Passo Rolle
La paca degli Is-ceri – video di Francesco Marinaro
La paca dei Bireri – video di Daniele Dellagiacoma
La paca degli Is-ceri – video di Daniele Dellagiacoma
La paca dei Molineri – video di Davide de Pellegrini
La paca dei Paneti – video di Davide Tonet
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