Predazzo, Scuola Materna verso il centenario

Da il 29 aprile 2009

 4657cd4357435492fd53afc51a3b87f4 Predazzo, Scuola Materna verso il centenarioPREDAZZO – Nel 2010, la Scuola dell’Infanzia di Predazzo celebrerà il primo centenario dalla costruzione dell’edificio nel quale è ospitata. Una scadenza importante, che gli organi di gestione stanno preparando con attenzione e sensibilità, prevedendo tra l’altro una pubblicazione che documenti le fasi più importanti di questa storia e l’allestimento di una mostra fotografica, completata con l’esposizione di materiale d’epoca. La lunga vicenda dell’asilo di Predazzo ha avuto inizio ancora nel 1862, quando Maria Varesco di Panchià, nel suo testamento, lasciò un «legato» per questa istituzione, obbligando il Comune ad eseguire la sua volontà. L’asilo venne aperto nel 1864, in un locale messo a disposizione dall’Amministrazione comunale e solo per alcuni mesi estivi, mentre alla maestra venne assegnato uno stipendio mensile di dieci fiorini. Nel 1875, Giuliana Morandini lasciò al Vescovo di Trento la somma di 18.000 fiorini, con lo scopo di mantenere una congregazione religiosa che curasse l’educazione nella scuola e nell’asilo, educazione prevista in un ambiente privato. Ma con il passare del tempo, si faceva sempre più pressante la necessità di costruire una apposita struttura, più confacente alla vita dei bambini. L’occasione fu determinata dal testamento di Orsola Gabrielli , morta il 16 marzo 1889 e che lasciò nel testamento la somma di 3.000 fiorini, più altri 2.000, dei quali restava temporaneamente usufruttuario il marito Antonio, proprio per la fondazione di un asilo. Sette anni dopo, anche il fratello Antonio Gabrielli lasciava a sua volta tutta la propria sostanza (valutata in 13.000 fiorini) con la medesima destinazione. Offerte di sostanza, alle quali seguirono quelle di altri benefattori, tutte amministrate dal parroco. L’atto ufficiale di fondazione dell’asilo risale al 1907, mentre i lavori di scavo per il nuovo edificio iniziarono nell’autunno del 1908, coordinati dal maestro muratore Giacomo Mattioli di Ziano, su progetto dell’ingegner Emilio Paor di Trento. Il 29 giugno 1909 fu benedetta la prima pietra. L’asilo venne inaugurato il 22 maggio del 1910. Durante la prima guerra mondiale, la struttura fu utilizzata come ospedale militare, per riprendere quindi a funzionare regolarmente dopo la fine del conflitto. Al piano superiore venne costruito l’appartamento delle suore e fu introdotta la refezione per i bambini. Poi, nel 1964,il parroco don Giuseppe Smaniotto (al quale si deve anche la realizzazione della Casa della Gioventù, al posto del vecchio oratorio) promosse la ricostruzione e l’ampliamento del piano terra, soprattutto per sistemare il refettorio e la cucina. I lavori si conclusero nel 1965. Prossimamente, è previsto un ulteriore intervento di ristrutturazione dell’immobile, come deciso dal consiglio comunale nella seduta dello scorso 12 marzo, con la sopraelevazione e la riqualificazione della scuola. Si prevedono tra l’altro un aumento di cubatura pari a 670 metri cubi (si arriverà ad un volume di 7.044 metri cubi), il completo rifacimento della copertura, l’ampliamento di due aule verso via IX Novembre, l’ampliamento della cucina ed il recupero di spazi nel sottotetto, da destinare ad ulteriori servizi. Sempre molto alta la frequenza alla scuola. Il numero massimo si ebbe nel 1926, con 231 bambini, il minimo nel 1956, con 82. Oggi gli iscritti sono 147, suddivisi in sei sezioni. La scuola è gestita attraverso l’opera volontaria di due organi sociali, il consiglio direttivo ed il comitato di gestione, presieduto dal vicesindaco Franco Dellagiacoma . Come dicevamo sopra, si lavora per preparare al meglio la scadenza del centenario. Per la mostra, si fa anche affidamento sulla collaborazione dei cittadini. Chi avesse a disposizione del materiale interessante, è pregato di mettersi direttamente in contatto con la scuola o con il presidente Dellagiacoma.

MARIO FELICETTI

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