Predazzo: Sì alla nuova riserva dell’Avisio

Da il 25 ottobre 2012

PREDAZZO – Il Piano di gestione della riserva locale dell’Avisio, tra Predazzo e Ziano, con la prima adozione, è stato al centro di un ampio dibattito da  arte
del consiglio comunale di Predazzo, convocato lunedì sera e gestito dal  vicepresidente Luciano Florio, in assenza del presidente Leandro Morandini.
Nella seconda parte della seduta, si è parlato diffusamente della terza variazione di bilancio ed in particolare delle spese relative alla gestione del Centro del salto, per la quale non è stato ancora sottofirmato l’accordo di programma con la Provincia. %name Predazzo: Sì alla nuova riserva dell’AvisioSi devono infatti definire i contenuti di tale  accordo e soprattutto la percentuale di intervento che la stessa Provincia
dovrebbe garantire per far sì che la spesa (circa 200.000 euro all’anno) non vada a gravare esclusivamente sul bilancio di Predazzo. Un’ora e mezzo di discussioni è stata dedicata all’Avisio e a un progetto che punta a  salvaguardare una porzione importante di territorio, complessivamente pari a 39,93 ettari, 17,53 dei quali di proprietà del Demanio (il 46,23%), 5,28 del
Comune di Ziano (13,95%), 0,08 del Comune di Predazzo (0.22%) e 15,02 di
proprietari privati (36.60%). Il Piano, ha ricordato il relatore Giovanni
Aderenti, consigliere di maggioranza, assistito dal progettista dottor Ruggero
Bolognani (tecnico forestale già in servizio per un decennio presso la  agnifica Comunità di Fiemme e che quindi conosce perfettamente il territorio  fiemmese), è stato progettato dopo il bando che la Provincia ha indetto due anni fa e che prevedeva specifiche sovvenzioni per interventi di salvaguardia
del territorio e dell’ambiente.

%name Predazzo: Sì alla nuova riserva dell’AvisioL’idea è nata a Ziano (il cui consiglio comunale ha approvato il Piano nella seduta dello scorso 27 settembre) ed è stata subito condivisa da Predazzo,
in quanto entrambe le amministrazioni hanno ritenuto che le peculiarità di questa parte di territorio, compresa tra il ponte della Roda ed il ponte «del Gazzo» lungo il corso del torrente Avisio, siano tali da dover essere preservate e valorizzate con particolare attenzione. L’occasione,  ha sottolineato Aderenti, per sistemare una zona che presenta anche qualche criticità e delle situazioni di disordine che vanno sanate. Un territorio da  salvaguardare attraverso azioni mirate e puntuali, programmate con la  partecipazione attiva di diverse associazioni del paese, che già si sono dichiarate disponibili, ed in collaborazione con le scuole. Lo stesso Bolognani
è quindi entrato nel merito tecnico della riserva, inserita nella rete europea
«Natura 2000» e che richiama la legge 23 del 2007, con la quale la Provincia
definisce le varie categorie di aree protette (Sic, parchi, riserve naturali, rete
delle riserve,biotopi comunali) e dà precise indicazioni sulla loro gestione.%name Predazzo: Sì alla nuova riserva dell’Avisio

 Da segnalare in questa zona la presenza della «Myricaria Germanica», una
pianta che esiste solamente in Fiemme e Fassa e che è inclusa tra le specie
rare e minacciate di estinzione. In sede di dibattito, perplessità ha subito
espresso Costantino Di Cocco, per le conseguenze che il Piano andrebbe, a suo avviso, a creare, con limitazioni pesanti, in grado di condizionare in questa zona eventuali future attività. Invitando il consiglio ad «un momento di riflessione».  Grossi interrogativi sulla futura gestione, sui costi e sui tempi ha anche espresso Igor Gilmozzi, mentre,al contrario, il vicesindaco Renato Tonet si è detto del tutto favorevole all’iniziativa, lo stesso Aderenti ha  parlato di «opportunità bella, utile, educativa, aperta e condivisa» ed il sindaco Maria La Myricaria Germanica che fiorisce lungo l’Avisio, specie rara e minacciata di estinzione Bosin ha giudicato il Piano «un progetto con il quale si vuole dare un seguito ad una area che urbanisticamente ha già una destinazione precisa». Dichiarandosi comunque «pronta ad accogliere tutte le eventuali osservazioni che saranno presentate dal paese».

Il Piano infatti è ora in visione pubblica per 30 giorni, dopodiché sarà nuovamente portato  in consiglio per la seconda adozione. La delibera è stata approvata con 15 voti favorevoli e l’astensione di Di Cocco.

Mario Felicetti

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