Salvare l’accesso a Masi di Cavalese

Da il 8 marzo 2009

%name Salvare l’accesso a Masi di CavaleseCAVALESE – L’incrocio sulla fondovalle, all’altezza del ponte per la frazione di Masi, è l’oggetto della terza interrogazione presentata in poche settimane dal nuovo consigliere di minoranza di Cavalese, Giancarlo Gilmozzi . Nel documento, depositato mercoledì scorso, si fa riferimento alla proposta per la nuova viabilità di Cavalese presentata qualche tempo fa da cinque consiglieri di maggioranza, Marco Lutzembergher, Paolo Gilmozzi, Elena Gianmoena, Antonio Lugarà e Silvano Seber . «Reagendo al totale immobilismo della giunta comunale – attacca polemicamente Gilmozzi – hanno presentato una proposta che prevede tra l’altro di utilizzare la strada di fondovalle quale viabilità principale. Ad avviso del gruppo del Patt, ci si è dimenticati della frazione di Masi e dell’incrocio sul ponte in località Milon, entrata storica della frazione stessa, nonostante due assessori masadini risiedano a poche decine di metri dall’incrocio stesso, vale a dire Claudio Vanzo , capofrazione da diciotto anni, e Armando Vaia , assessore ai lavori pubblici da quindici, titolare di uno studio tecnico, già membro della Commissione Edilizia e che continua imperterrito a firmare progetti, deroghe, in perenne conflitto di interessi con la sua professione». Dopo la premessa al veleno, le richieste. «L’incrocio in questione va sistemato, non eliminato – sostiene Gilmozzi – perché di fatto, da sempre, entrata storica di Masi verso la zona ovest della frazione dove si trovano il campo sportivo, la troticoltura, il capannone delle feste, la zona alberghiera in località Santa. È anche l’incrocio che permette i accedere alla stazione a valle delle Funivie del Cermis con camion e automezzi, evitando di attraversare il paese. O il centro storico da salvaguardare è solo quello di Cavalese?» In consiglio, dopo la risposta del sindaco, si annuncia battaglia. Intanto gioca d’anticipo uno dei due assessori chiamati in causa. «Non entro nel merito delle dichiarazioni personali di Gilmozzi, che conosciamo da tempo – dice Claudio Vanzo, il capofrazione – Dico soltanto che l’amministrazione non è rimasta per niente immobile su questo problema: siamo da tempo in contatto con i funzionari della Provincia del settore viabilità, all’interno di un discorso che interessa il futuro viabilistico di Fiemme nel suo complesso, anche in vista dei Mondiali del 2013. Sono allo studio almeno due ipotesi di intervento per Masi: o il rifacimento del ponte, con abbassamento della fondovalle, o una rotonda. Una soluzione si sta quindi cercando e non serviva l’interrogazione di Gilmozzi per ricordarcelo. Lo abbiamo ben presente e stiamo seguendo il problema con grande attenzione». M. F.

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