LA SCUOLA PER EXPO 2015: LA CLASSE 2C DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI…
Dopo una settimana trascorsa in Trentino sono tornati ad Amatrice per restare: per dare un futuro alla propria terra, annientata dal terremoto del 24 agosto.
Ieri l’ultima tappa della vacanza trentina, al Muse.
Amalia Parrinello è l’insegnate che li ha accompagnati. «Come li vedo? Più forti. Non dimenticano ma hanno girato pagina, sono passati sei mesi e la vita continua. Come ci riescono? Sfruttando al meglio quello che è rimasto». Poco prima Amalia aveva interrotto il racconto dei ragazzi. «Ripercorre quei momenti è troppo, davvero. Lo vedo nei loro occhi. Questo deve rimanere un momento felice per quel che è, una vacanza».
Scavare nella memoria è delicato perché ad affiorare sono i volti delle persone che non ci sono più. In punta di piedi tra cristalli. Tiziano Arigoni ha 21 anni. Quel 24 di agosto era appena tornato a casa dalla festa dell’ Amatrice Calcio. Erano le 3.30 del mattino. «Ero a letto, ho chiuso gli occhi, non l’ho sentito subito. A casa c’erano mamma, papà, mia sorella di 22 anni e mio fratello di 2. Lo ho preso in braccio. Fuori dalla porta di entrata due metri di macerie.
Il silenzio era assoluto, nei primi momenti dopo i crolli. Impressionante». La casa d Michele è rimasta in piedi «è stata fatta bene», spiegherà poi un suo amico. «Le altre, le case intorno erano venute giù. Noi eravamo fuori, tutti insieme. Eravamo vivi. Abbiamo iniziato a scavare. Ne ho tirati fuori sette. Il primo era un ragazzo di 30 anni. Una trave gli ha salvato la vita, ma era incastrato. Sono andato a cercare una motosega e l’ho estratto dalle macerie. Poi c’era una compagna di classe, abitava al terzo piano. E’ arrivata a piano terra. Non c’era più. Lì sono crollato. Oggi vivo anche per loro. Ho deciso di restare ad Amatrice». LEGGI TUTTO
Tutta la Valle di Fiemme si è mossa, da subito, con entusiasmo per poter far vivere al meglio la vacanza ai liceali di Amatrice.
Gli ospiti avevano trasporti e skipass gratuiti. Durante il soggiorno hanno visitato il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, il Muse di Trento e quello della Scuola Alpina della Guardia di Finanza. Hanno partecipato anche ad alcune serate con i ragazzi delle scuole superiori.
Numerosi gli enti, le istituzioni, gli amministratori locali e provinciali nonché i privati che si sono impegnati e spesi per organizzare la settimana bianca agli studenti di Amatrice: la sede di Predazzo dell’Istituto d’Istruzione “La Rosa Bianca” (gli insegnanti, i ragazzi e le loro famiglie), la Scuola Alpina della Guardia di Finanza e il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle (istruttori, trasporti e attrezzatura da sci), il Consorzio Impianti a Fune Fiemme-Obereggen (skipass per i ragazzi di Amatrice e anche per i valligiani) nelle skiarea: Alpe Lusia-Bellamonte, Alpe Cermis e Ski Center Latemar, l’Apt della Val di Fiemme (aiuto nel coordinamento e ospitalità degli insegnanti), la Provincia Autonoma di Trento (trasporti da e per Amatrice, visita al Muse a Trento per i ragazzi di Amatrice e per i nostri), il Muse (entrata gratuita anche per i studenti di Predazzo), il Museo geologico delle Dolomiti, i rifugi (La Morea a Bellamonte, il Paion all’Alpe Cermis e Baita Passo Feudo a Predazzo), le Scuole di sci Alta Val di Fiemme, Pampeago e Cermis, l’Albergo Bellaria di Predazzo, lapizzeria Majestic e la pasticceria Fior di Bosco, sempre di Predazzo.
Anche questo è un modo per dimostrare la vicinanza di Fiemme e del Trentino alle popolazioni colpite dal sisma, oltre che per condividere momenti di amicizia, di sport e per instaurare relazioni autentiche.
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