Lo ha annunciato il sindaco di Predazzo nell'incontro con la popolazione di Bellamonte. Dopo la…
Fiorenzo Gabrielli, boscaiolo di Predazzo di 57 anni, operaio del Demanio provinciale, ha perso la vita questa mattina nei boschi di Paneveggio, colpito alla testa da un tronco che gli è piombato addosso durante un’operazione di esbosco con la teleferica. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione dei compagni di lavoro. La notizia è subito arrivata in paese dove ha suscitato incredulità e cordoglio. Fiorenzo era molto conosciuto anche per il suo impegno di volontario avendo operato per oltre trent’anni come Vigile del Fuoco.
In zona sono anche intervenuti i vigili del fuoco di Predazzo che hanno seguito le meste operazioni di recupero della salma, assieme ai carabinieri di Cavalese, per i rilievi di legge, e al soccorso alpino. Più tardi è salito da Trento anche l’ispettore del lavoro per le necessarie verifiche, anche se sembra che sia stata la fatalità alla base dell’infortuno mortale. La tragedia è accaduta poco dopo le 10, mentre un gruppo di cinque operai forestali stava provvedendo all’esbosco di alcuni tronchi appena tagliati e scortecciati in località «Prai de Sa Martin», lungo una valletta situata a circa un chilometro di distanza dalla zona dei «Pulesi», quella che scende dolcemente verso il bacino artificiale di Fortebuso. Alcuni tronchi, appena lavorati, erano stati legati ed agganciati ad un cavo di acciaio che li avrebbe trascinati fino all’argano centrale della teleferica, da dove poi sarebbero stati portati fino alla sovrastante strada forestale, per essere caricati sui camion. Ad un certo momento, le «bore» si sono incagliate tra due basi di alberi tagliati in precedenza. Immediatamente l’operazione di traino è stata bloccata ma evidentemente il cordino era rimasto in tensione ed ha provocato il ribaltamento di uno dei tronchi che è andato a centrare in pieno il povero Gabrielli, il quale aveva avuto la sfortuna di sporgersi da dietro un albero, dove si era rifugiato proprio per ragioni di sicurezza, per capire che cosa stesse succedendo. È stato un attimo. Il boscaiolo è stato colpito violentemente alla testa, nella parte destra del cranio, ed è rimasto praticamente ucciso sul colpo, mentre il tronco concludeva la sua tragica corsa pochi metri più a valle. Attoniti e sgomenti i compagni di lavoro, che hanno assistito impotenti alla drammatica scena ed hanno tentato invano di rianimarlo, mentre si metteva in moto, purtroppo inutilmente, la macchina dei soccorsi. Dopo le verifiche dell’ispettore del lavoro, la salma è stata recuperata con una barella del soccorso alpino e trasportata fino alla strada dei «Pulesi», da dove, con il carro funebre, è stata trasferita a Predazzo, nella camera mortuaria della locale Casa di Riposo. Straziante il momento in cui è stata comunicata la terribile notizia alla moglie Maria Grazia, che si è chiusa, con i parenti più stretti, in un dolore indescrivibile. M.F.
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Tutta Predazzo piange «Lopez»
Fiorenzo Gabrielli, il popolare «Lopez», era un personaggio molto conosciuto in paese. Vivace, allegro, estroverso, pronto alla battuta, abitava in via degli Alpini. Sposato con Maria Grazia Morandini, aveva due figlie, Monica, giornalista, già corrispondente del Trentino e del Corriere del Trentino e collaboratrice del mensile «L’Avisio», da un paio d’anni trasferita in Africa, dove tra l’altro si è sposata da poco più di un mese, e Federica, sposata a Predazzo, un figlio piccolo ed un secondo in arrivo. Fiorenzo Gabrielli, uno degli otto fratelli (cinque femmine e tre maschi) di una famiglia numerosa (il padre e la madre sono entrambi scomparsi) aveva fatto parte per anni del corpo volontario dei Vigili del Fuoco di Predazzo, dal quale era uscito nel 2006, ottenendo tra l’altro un significativo riconoscimento per il suo impegno e la sua disponibilità. Faceva anche parte del direttivo della locale sezione dell’associazione artiglieri ed era uno dei componenti della Filodrammatica. Una ventina di anni fa, nel corso dei lavori di costruzione dello Sporting Center, era rimasto vittima di una brutta caduta dal tetto dell’edificio, senza peraltro riportare alcuna frattura, ma restando in coma per alcuni giorni, prima di riprendersi e ritornare fortunatamente ad una vita normale. Ma il destino, impietoso come sempre, aveva soltanto rimandato l’appuntamento. Addolorati ed increduli i pompieri di Predazzo: «La prematura scomparsa di Fiorenzo ha lasciato il segno anche fra di noi – afferma Mauro Morandini, ex comandante ed oggi caposquadra – in particolare per quelli che con lui hanno operato. Mi piace ricordarlo soprattutto per la sua grande allegria, le sue battute spiritose ed il sorriso che non mancava mai. Al recente gemellaggio con i pompieri di Goldach, i vigili tedeschi di lunga data lo conoscevano tutti e tutti chiedevano del «Lopez», perché se lo ricordavano per il suo carattere allegro. Dopo la chiamata di stamattina (ieri per chi legge ndr), apprendere, giunti sul logo della disgrazia, che si trattava di Fiorenzo, ci ha lasciati turbati e addolorati». M.F.
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