PREDAZZO - Una spettacolare sfilata per le vie del paese, dallo Sporting center alla piazza centrale, dove sono stati celebrati…
LA TEMPESTA VAIA SI ABBATTE CON VIOLENZA NELLA NOTTE DISTRUGGENDO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ALBERI – DURO COLPO AI BOSCHI CHE CIRCONDANO PREDAZZO
L’energia elettrica è tornata a Predazzo nel tardo pomeriggio di oggi, cosa che mi permette di scrivere qualcosa su quanto accaduto nelle ultime 24 ore.
29.10.2018 - Piove ininterrottamente per tutto il giorno, sul far della notte si alza il vento, prima folate e poi sempre più forte. Il rumore dei torrenti Avisio e Travignolo si sente distintamente in ogni angolo del paese.
Verso le ore 17.00 la corrente elettrica và e viene più volte fino a mancare definitivamente, Predazzo è così al buio.
Alle ore 18.00 mi trovo costretto ad andare a Castello di Fiemme, un vento insolitamente caldo spazza le strade portando in giro foglie e ramaglie accompagnato da sferzate di pioggia molto intensa. Sulla strada di fondovalle ci sono poche macchine, si notano molti mezzi dei Vigili del Fuoco che lampeggiano in ogni dove, in particolare a Ziano, Lago di Tesero, e Masi di Cavalese. Risalgo dalla fondovalle verso Cavalese e sulla strada scende una gran quantità d’acqua che diventa un vero e proprio torrente con tanti sassi che rotolano. Le sirene di Vigili del Fuoco in arrivo mi fanno capire che la strada sarà presto chiusa.
Finita la mia commissione rientro per la vecchia SS 48 dove a Tesero trovo un giovane Vigile del Fuoco sotto una fortissima pioggia che mi indica la deviazione per la fondovalle, ci sono alberi caduti sulla strada tra Tesero e Panchià. Rientro così a Predazzo che rimane completamente al buio. Nonostante le sferzate di pioggia e vento forte, appena sceso dall’auto sento dei rumori sinistri dalla montagna, sassi che franano.. tronchi che si spezzano.. spero solo che il vento non faccia troppi danni.
Vengo a sapere che due frane sono scese dalle Coste invadendo la tangenziale, un torrente di acqua e fango passa sopra il ponte della birreria ed entra in paese per la statale, invadendo cantine e garage in diverse case di Corso Dolomiti, tutti i vigili del fuoco volontari sono mobilitati.
Frane e smottamenti con alberi abbattuti ovunque, tutte le strade di collegamento tra i paesi sono interrotte, Bellamonte isolata, Ziano, Predazzo, Moena, tutti sono al buio, vengono fatte evacuare le persone nelle case alle Coste e trasferite da parenti o amici. Con gran fragore di lamiere viene spazzato via dal vento il tetto della caserma della Guardia di Finanza nell’ala ovest.
I Vigili del Fuoco impegnati su più fronti stanno rischiando la vita, in particolare al Fol, dove alcuni mezzi vengono intrappolati dalle piante cadute sulla strada, e in località cascata dove una ruspa sta tentando di arginare il torrente in piena che sta esondando e viene travolta e sommersa da decine di alberi caduti e spezzati dal vento. Un Vigile del Fuoco di Predazzo rimane intrappolato sotto le piante che continuano a cadere e mentre viene dato l’allarme.. miracolosamente riesce ad uscire da solo da sotto i tronchi. L’operatore della ruspa verrà estratto poco dopo da una squadra di soccorso anche lui miracolosamente indenne.
Il rio delle Pozze, il rio Sadole e altri rivi minori rompono gli argini in località Imana ed invadono tutta la campagna fino a Ziano dove creano danni e allagamenti alle case di Roda, in particolare all’Hotel Nele che viene invaso dall’acqua e dal fango in tutti i locali interrati.
30.10.2018 - Alle prime luci dell’alba mi affaccio alla finestra e vedo con gran dispiacere il bosco rovinato dal vento prima alle Coste e poi sul monte Mulat. Prendo la bicicletta e mi sposto per il paese, vedo danni qua e là causati dal vento, il torrente Travignolo è grosso ma non desta preoccupazione al Vigile del Fuoco volontario che ha passato tutta la notte a sorvegliare il ponte.
Mi fermo a parlare con delle persone scese in strada per vedere le montagne intorno al paese che, con la luce del mattino in aumento, si rivelano trasformate nel loro profilo abituale. Si parla di 100.000 metri cubi di legname caduto a terra solo intorno al paese.. la stima è approssimativa ma più tardi si viene a sapere di altre zone colpite in tutta la valle di Fiemme e di Fassa.. Primiero .. Pinè..
Sono straripati diversi torrenti causando danni a case e strutture, il ponte sull’Avisio il località Cascata ha ceduto, in Val Cadino sono spariti degli interi tratti di strada, così pure in Val di Fassa, per non parlare del resto del Trentino dove ci sono state anche delle vittime..
Molte persone in valle, in particolare a Molina di Fiemme, hanno passato la notte lontano dalle loro case, presso amici, parenti o presso i molti alberghi che hanno subito dato la loro disponibilità gratuita ad accogliere quanti fossero in difficoltà. Davvero bello vedere questa grande disponibilità nell’aiutare.
Oggi ha piovuto poco, nel pomeriggio è uscito anche un raggio di sole, una tregua dicono, domani sarà ancora pioggia e le scuole rimarranno ancora chiuse.
Non si registrano danni a persone!! Un grazie speciale a tutti i Vigili del Fuoco e a quanti si sono adoperati e tutt’ora si spendono per far si che tutto torni alla normalità.
- Proseguo il racconto per immagini ringraziando tutti gli amici per la disponibilità -
aggiornamento 31.10.2018
Una catastrofe. Si puo’ riassumere così lo scenario presente in molte aree delle Alpi orientali dopo la burrasca di Scirocco di Lunedì. Migliaia di alberi, si pensa 1,5 milioni di metri cubi solamente in Trentino, sono stati abbattuti dalle fuoriose raffiche di vento di inizio settimana che hanno raggiunto i 150 km/h. Davvero catastrofico lo scenario attorno al lago di Carezza nel cuore delle Dolomiti ma la situazione non è migliore in Val di Fiemme ed in Val Badia. Serviranno decenni per tornare allo splendore di prima.
Da Predazzo a Moena
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