Il 10 luglio si è tenuta a Roma la premiazione dei Comuni Ricicloni d’Italia 2008,…
VALLE DI FIEMME – L’anno scorso, la valle di Fiemme era stata classificata in sede nazionale come la zona più riciclona d’Italia, grazie ad una raccolta differenziata che, nel 2007, aveva raggiunti livelli record. Alla fine del 2008, la situazione è ancora migliorata, come confermano i dati resi noti in questi giorni dalla società Fiemme Servizi. Delle circa 10.808 tonnellate di rifiuti raccolti in valle, ben 8.950 riguardano appunto la differenziata, pari quindi all’82,81%, con un ulteriore aumento di quasi tre punti percentuali rispetto all’80,04% del 2007 e con un vero e proprio balzo in avanti se si considera il 76,46% del 2006. Da quando, nel 2004, il progetto è decollato, il sistema «porta a porta» è entrato progressivamente a pieno regime, dimostrando di funzionare in maniera estremamente efficace. Il resto dei rifiuti (indifferenziati, ingombranti e relativi allo spazzamento delle strade) è ridotto ormai ad appena 1.857 tonnellate, con una diminuzione, lo scorso anno, del 13% rispetto al 2007. Il che significa che i rifiuti (secco non riciclabile) trasferiti presso la discarica di Taio sono notevolmente diminuiti, e la cosa evidentemente comporta un risparmio di spesa che va a riflettersi positivamente sui costi generali del servizio. Per quanto riguarda la frazione organica e la frazione verde (circa 3.700 tonnellate l’anno scorso) viene ora conferita all’Isola della Scala di Verona, dopo la chiusura dell’impianto di Levico. Il che (specialmente a causa di un 2008 difficile per gli altissimi prezzi del carburante) ha comportato un inevitabile aumento dei costi. Particolarmente soddisfatto il presidente di Fiemme Servizi ingegner Giuseppe Fontanazzi . «Già nel 2007 – ricorda – eravamo primi in Italia. Ora le cose stanno ulteriormente migliorando e questo ci fa enormemente piacere. La scelta del “porta a porta”, con le campane sul territorio per la raccolta del plurimateriale e della carta, è sicuramente indovinata, con una notevole percentuale di rifiuti che va ai circuiti di riciclaggio e quindi non viene portata in discarica. Un risultato che, mi preme sottolinearlo, va in gran parte attribuito alla piena collaborazione dei cittadini. Il lavoro principale viene svolto da loro, attraverso un comportamento responsabile e virtuoso». Positiva anche la situazione che riguarda i turisti. «Gli ospiti delle seconde case – conferma Fontanazzi – si sono già pienamente integrati nel nuovo sistema. Quelli che vengono per il fine settimana qualche problema lo creano, ma in generale la situazione è buona ed è in progressivo miglioramento». Importante anche la recente apertura del nuovo Centro di Raccolta Zonale (Crz) di «Medoina», alle porte di Castello, lungo la fondovalle. «Questa apertura ci ha consentito di abbandonare definitivamente la storica discarica di “Valzelfena”, nei pressi di Masi di Cavalese, che ora sarà bonificata, dando, se mi si passa il termine, dignità ai rifiuti. A “Medoina” l’accesso è comodo, il centro è in ordine e la gestione è funzionale. Ci può andare chiunque, da tutta la valle, cittadini privati ed imprese, che pagano quanto dovuto. Raccomando solo ai censiti di fare attenzione ai rifiuti conferiti. Anche per evitare spiacevoli discussioni con gi addetti al servizio, che ovviamente hanno direttive precise e che non possono accettare qualsiasi cosa». Problema costi. Molti cittadini sono preoccupati di un possibile aumento delle spese a loro carico. «Mi preme sottolineare – conclude Fontanazzi – che, in generale, non sono variati se non nella misura in cui è stato attualizzato il sistema di raccolta, rispetto al precedente uso dei cassonetti. Se oggi dovessimo portare in discarica diecimila tonnellate di rifiuti, i costi sarebbero sicuramente maggiori, L’incremento c’è stato, ma non superiore al quattro/cinque per cento, quindi in linea con gli adeguamenti Istat».
Mario Felicetti
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