Il treno dell’Avisio accellera! I comitati convergono ed ora: “Azione”

Da il 17 settembre 2012
Le azioni a sostegno della ferrovia delle valli dell’Avisio nel corso del prossimo autunno subiranno una decisa accelerazione.  Una sola parola d’ordine; AZIONE.
Nei giorni scorsi è avvenuto un fatto importante che ha segnato la convergenza dei Comitati delle valli a favore dell’obiettivo ferroviario. Transdolomites , Comitato della ferrovia delle valli dell’Avisio, Comitato ” Per non perdere il treno” della Val di Cembra ed il Comitato contro gli sprechi di Cavalese hanno sottoscritto un documento congiunto in favore del Trenino dell’Avisio e di sostegno al BIM affinchè si proceda quanto prima con l’affidare all’Università di Verona l’incarico di redigere lo studio di fattibilità per la ferrovia medesima.
Massimo Girardi Presidente di Transdolomites
Venerdì 7 settembre si è tenuta una riunione allargata dei comitati a sostegno della ferrovia nelle valli dell’Avisio, per fare un punto della situazione dopo la pausa estiva e per definire in sinergia le future azioni.

Tra le varie questioni, si è deciso di elaborare in forma congiunta un documento da inviare  al presidente del BIM, oltre che ai vertici della politica locale.

Il testo è il seguente:

“Egr. Presidente del BIM, Presidenti delle Comunità Territoriali, Presidenti delle Conferenze dei Sindaci,

come comitati abbiamo deciso di unirci in un’unica voce nel sottoscrivere questo documento a dimostrazione di quanto sia ampia e comune in tutti i territori la volontà di approfondire il tema.

Ormai da anni si parla di affidare uno studio specifico e neutro per vagliare le possibili soluzioni di mobilità alternativa per i nostri territori ed era davvero stata accolta con entusiasmo da noi sostenitori e da coloro che rappresentiamo, la scelta convalidata dall’assemblea delle vallate, che fosse il BIM, con proprie risorse in qualità di organismo rappresentante l’intero territorio, a farsi carico di uno studio di approfondimento sulle possibili soluzioni di mobilità alternativa a servizio delle vallate di Fassa, di Fiemme e di Cembra.

Ancor più compiaciuti ci ha resi la delibera assembleare, votata quasi all’unanimità da parte dei sindaci o loro delegati, per l’affidamento dello studio. Questo, infatti, è  indice di una tardiva ma importante presa di coscienza da parte dei rappresentanti dei territori, dopo il distacco che in questi anni la politica ha mantenuto su questo scottante argomento.

Non vogliamo di certo soffermarci a polemizzare, ma solamente cogliere il lato positivo di questa svolta, ovvero l’avvio di una nuova fase di barriere abbattute per poter lavorare nel proseguo, ognuno nel proprio ruolo, nella stessa direzione, cercando di acquisire e trasmettere maggior conoscenza possibile sul tema consci che, se insieme riusciremo ad espandere i valori e l’arricchimento che una mobilità alternativa può dare ai territori, rendendolo un obiettivo comune dell’intera società ad ogni livello, saremo in grado di trasformare questa grande idea in una realtà di domani.

Dopo il confronto aperto anche con i vertici provinciali ed il gruppo di lavoro, ed aver chiarito che nell’idea proposta dal BIM non vi sono scavalcamenti di ruoli, interferenze o quant’altro, ma che questo si configura semplicemente come un servizio reso al territorio e di conseguenza anche alla stessa Provincia, visto che lo studio sarà a disposizione di tutti, la strada sembrava spianata, ma, a qualche mese di distanza, ci giunge notizia che non si è ancora avuta riconferma da parte di alcuni rappresentanti locali e che all’interno vi siano ancora dei tentativi di ostacolare la scelta.

Crediamo che fin troppi consensi siano stati chiesti ed ottenuti per quello che in fondo non è che un approfondimento a servizio di tutti e che sia giunto il momento di passare dalle parole ai fatti.

È quindi con spirito di incitamento e di sostegno, caro Presidente, che le chiediamo con questo documento di procedere con l’affidamento dello studio alla società aggiudicataria, consci che questo va indubbiamente a favore dell’intera collettività e dei territori in totale simbiosi con gli scopi sociali statutari dell’ente, ovvero di promozione dello sviluppo socio economico dei territori ed a favore di tutti quei cittadini che, ormai da tempo, si aspettano su questo tem, risposte concrete da parte delle istituzioni.

Con l’auspicio quindi che lo stesso sostegno le venga espresso anche dagli altri rappresentanti politici componenti il gruppo di lavoro,  così come lo avrà certamente dagli aderenti ai comitati e dalle migliaia di persone firmatarie della petizione popolare, la salutiamo cordialmente.”

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Un Commento

  1. volpat

    27 settembre 2012 at 20:48

    troppi lacci e lacciuoli per dare il via allo studio di fattibilità comissionato dal bim.
    siamo più pragmatici e non stiamo lì ad elemosinare il sì della politica provinciale e quella locale troppo prona e china a subire i vari diktat.
    Voglio esprimere un mio invito al presidente del bim benedetti affinchè dimostri la vera autonomia gestionale dell’amministrazione che presiede dalla politica di piazza dante e dalle varie comunità di valle.
    Dia il via e finanzi questo studio… tanto dei vari politici attualmente nella cabina di comando in provincia ne resteranno ben pochi.. un vento nuovo stà spirando….

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