Ecco il rendering di come sarà modificata la strada Statale 50 del Passo Rolle nel…
Una valanga – di dimensioni limitate – si è staccata lunedì mattina sul tratto di strada che collega passo Rolle a San Martino di Castrozza. La strada è stata riaperta oggi verso le ore 14.00 e la situazione è paradossale.
Dover sperare che non nevichi a duemila metri è veramente assurdo. La gente vuole la neve ma non riesce ad arrivare al Passo Rolle perché chiudono la strada, ci chiediamo come sia possibile lavorare.
Il Passo Rolle è in crisi con alberghi in liquidazione, case all’asta e strada che nel versante del Primiero è rimasta chiusa anche per 72 giorni d’inverno. E’ una sorta di Sos per il Passo Rolle quello che viene lanciato in questa petizione da amministratori, operatori turistici, ma anche semplici cittadini che come pendolari giornalmente devono superare il passo per recarsi in Val di Fiemme e Fassa e viceversa. Il Passo Rolle è una perla delle Dolomiti trentine di valore inestimabile, uno dei simboli del Trentino con il suo Cimon della Pala e la Baita Segantini, ed è ridotto piuttosto male. Prova ne sia la condizione molto precaria dello storico Albergo Passo Rolle, in liquidazione, un edificio a due piani interessato da un’asta giudiziaria, un parcheggio che non si presenta certo degno di una località turistica così pregiata, e tanto altro. Ma su tutto pende la spada di Damocle della viabilità: negli inverni passati Passo Rolle è rimasto chiuso al traffico veicolare ben 72 giorni. Negli anni trascorsi si sono mossi gli amministratori locali, che hanno chiesto al presidente della Provincia interventi urgenti per la messa in sicurezza di questa importante strada con azioni che siano risolutive. Ma al momento la Provincia non ha dato indicazioni certe che possano risolvere definitivamente, il problema di assicurare la viabilità del Passo Rolle.
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