Avvisi Parrocchie 4-11 febbraio

Da il 3 febbraio 2018
giornata per la vita

PREDAZZO

Si ricorda che terminata la Messa in fondo alla chiesa nell’atrio centrale sono disponibili delle primule, il cui ricavato andrà a sostegno del Movimento per la vita

Domenica prossima, ricorrenza della beata vergine di Lourdes, si celebra la XXVI giornata mondiale del malato; sabato nella nostra parrocchia viene proposta da Ospitalità Tridentina una celebrazione con inizio ad ore 19.40 presso la Casa di Riposo e processione verso la chiesa, dove ad ore 20.00 inizierà la S. Messa che si concluderà con l’adorazione eucaristica e la solenne benedizione; domenica presso la Casa di Riposo ad ore 16.00 verrà celebrata per i degenti la S. Messa e l’unzione degli infermi; non ci sarà la S. Messa del mattino ad ore 9.00

La scuola dell’infanzia avverte che le iscrizioni per l’anno 2018-2019 vengono raccolte presso la sede della scuola martedì dalle 8.30 alle 10.00 e dalle 15.30 alle 17.30; ulteriori informazioni sono esposte all’albo della scuola stessa

Al termine della S. Messa delle ore 10.00, per chi lo desidera, presso la segreteria parrocchiale è possibile rinnovare l’iscrizione all’associazione NOI; nel contempo si ricorda giovedì ad ore 20.30 nell’aula magna di Casa Maria Immacolata inizia la proposta di visione di 4 film, il cui tema ha come titolo “quello che vuoi“. Verrà proiettato il film di animazione “La mia vita da zucchina”, un racconto adatto a tutti che con i giovani parla ai giovani e tocca l’intimo degli adulti. I dettagli si trovano all’albo esterno

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Lorella Cuccarini: “Il grande dono della donna è poter generare”

 

32 anni di carriera, sposata da 26 anni con lo stesso uomo, madre di quattro figli: la showgirl continua a stupirci! Leggete cosa ha detto…

La Lorella nazionale, la più amata dagli italiani, la super ballerina, conduttrice, attrice, presentatrice e pure cantante – chi può dire di non aver mai intonato sotto la doccia o in macchina “Vola con quanto fiato hai in gola!”  con tanto di balletto con le mani? – ci stupisce sempre per le sue affermazioni contro corrente, a favore della vita e della famiglia.

Ricorderete tutti le accuse di omofobia che le furono mosse nel 2015 all’indomani di un suo post contrario alla maternità surrogata: “i figli non si comprano” scriveva “i primi diritti che devono essere tutelati sono quelli dei bambini” incalzava.

“Preservare la mia anima”

32 anni di carriera (strepitosa!), sposata da 26 anni con il produttore Silvio Testi (ad multos annos!), mamma di 4 figli (con il rimpianto di non aver avuto il quinto!), ha da poco dichiarato a Iodonna di essere sempre rimasta se stessa:

Ho usato buon senso e cuore, cercando di preservare la mia anima e infatti, guardi: se mi volto – be’, no: non ho rimpianti, non ho rimorsi. Ci sono stati alti e bassi, nella mia carriera, però rifarei tutto, ma proprio tutto.

“L’isola felice che mi riempe il cuore è la famiglia”

Parlando della sua famiglia ad Avvenire ha detto:

È la mia vita. È quello che c’è e ci sarà. Ho alle spalle 32 anni di una carriera piena di soddisfazioni, eppure l’isola felice che mi riempie il cuore è la famiglia. Senza, non sarei quella che sono. (Avvenire)

 “Imponevo le pause a Paperissima per allattare Sara!”

Nonostante gli impegni lavorativi a teatro, in radio e in tv ha sempre privilegiato la famiglia, certo, ha avuto la possibilità e la fortuna di poter destreggiarsi tra il ruolo di donna di spettacolo e quello di moglie e madre. Quando c’è stato da scegliere però, ha raccontato sempre ad Avvenire, ha valutato con attenzione le decisioni da prendere perché si sa, non si può voler (far) tutto!

(…) Non ho mai programmato un figlio, ho cercato di armonizzare il lavoro con le gravidanze. Ricordo quando imponevo le pause a “Paperissima” per allattare Sara, la primogenita. Addirittura la coppia di gemelli è arrivata in un momento inaspettato: ho fatto i primi 5 mesi durante l’ultima tournée per Grease, in teatro tutti i giorni senza che nessuno lo sapesse. Certo, quando ho dovuto scegliere un progetto ho valutato che doveva valerne la pena per lasciare la mia famiglia, non sono mai stata una che ha voluto “far tutto” (Avvenire).

Cresciuta in una famiglia con i genitori separati

Lorella Cuccarini ha vissuto la sua infanzia e adolescenza nel quartiere Prenestino di Roma, in una famiglia umile con i genitori separati. Ha avuto un rapporto sempre molto forte con la mamma (sarta, che ha fatto molti sacrifici per crescere i figli) e i suoi due fratelli.

La precarietà ci ha responsabilizzati. Per la danza ho cercato sin dall’inizio di provvedere da sola: per pagarmi le lezioni lavoravo nella stessa palestra, facevo le pulizie, la segretaria, un po’ di tutto. (Avvenire)

“Se non si parte dalla famiglia non si hanno prospettive”

Nell’intervista che ha rilasciato a Eugenio Fatigante per Avvenire il 10 gennaio scorso ha parlato molto della crisi della natalità, dell’importanza di sostenere le famiglie, soprattutto dal punto di vista fiscale, perché senza di loro il Paese non ha futuro:

(…) Se non si parte dalla famiglia, non si hanno prospettive. Se vediamo i dati dell’indice di fertilità, dell’età delle prime gravidanze, sono angoscianti. Si sente spesso dire “sono le persone che non vogliono aver figli, anche per vivere più libere”. Ma non è così. Se parli con le persone, ti rendi conto che quasi sempre le coppie non fanno figli perché non “sentono” prospettive e opportunità, perché faticano fino a 30 anni e oltre a trovare un lavoro che dia garanzie. Segno che lo Stato non aiuta. (Avvenire)

“Il grande dono della donna è poter generare”

Quando il giornalista le chiede di dare qualche consiglio alle mamme la Cuccarini risponde:

Alle mamme zero, sono già delle eroine senza che nessuno se ne accorga. (Avvenire)

Ma poi aggiunge un messaggio per le giovani che sembra un invito a non aver paura, a non lasciarsi fregare dal mondo che dice che la maternità è un intralcio alla carriera, un impedimento al raggiungimento degli obiettivi personali, perché invece diventare madri è una ricchezza inestimabile:

(…) Alle giovani, posso testimoniare che la bellezza e la meraviglia dell’avere figli da veder crescere resta un’immensa ricchezza umana. Il grande dono della donna è poter generare, è anche un modo che abbiamo per rendere il nostro Paese migliore di prima. Un concetto forse un po’ idealista, ma mi piace pensarlo.

https://it.aleteia.org

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