È cominciata la stagione per le squadre del Fiemme Fassa Volley quest’anno suddivise in: Under…
Ieri sera domenica 5 giugno è stata celebrata la ricorrenza del Sacro Cuore di Gesù anche sulle montagne di Fiemme e Fassa con i caratteristici fuochi a forma di croce e di cuore tipici dell’Alto Adige e di tutto il Tirolo.
Anche a Predazzo sul monte Feudo sono stati accesi per la prima volta in questa ricorrenza. La nebbia presente in quota non ha reso possibile fotografarli dal paese ma a tratti si sono visti distintamente. Per la verità i fuochi a forma di croce vengono accesi da diversi anni nella serata del venerdì Santo, ma quella di ieri sera era una nuova iniziativa del «Gruppo Rievocazioni Storiche e Vicini del Feudo» del paese, coordinato da Luigi Felicetti «Tina».
Si sono accese delle croci anche in Valle di Fassa per iniziativa ormai tradizionale a cura del Gruppo Folk di Soraga con la collaborazione della Schützenkompanie Ladins de Fasha sulla cima del Sas da la Crosc. a quota 2100 mt sopra Soraga.
Anche in Valle di Fiemme è sono state accese delle croci luminose, sul Cermis e sulla Litegosa, per opera delle Schützenkompanien fiemmesi, rispettivamente Kompanie Fleimstal e Kompanie Felix Adam de Riccabona. Le croci erano ben visibili da tutta la valle, segno che questa tradizione sta per essere riscoperta e valorizzata anche da noi.
Ogni anno, la prima domenica dopo il Corpus Domini, è usanza in Alto Adige accendere grandi fuochi sulle montagne come giuramento di fedeltà al Sacro Cuore di Gesù.
Il giuramento venne fatto dai Tirolesi il 1° giugno del 1796: per deprecare l’invasione delle truppe francesi napoleoniche fecero voto di celebrare solennemente la festa del Sacro Cuore di Gesù, giurandone eterna fedeltà.
Bisogna pensare che i due eserciti erano assolutamente dispari: da una parte l’esercito armato di Napoleone che stava avanzando sempre più, e dall’altra un esercito di contadini con poche armi e i soli strumenti per coltivare la terra.
Inaspettatamente il debole esercito locale riuscì a fronteggiare l’esercito di Napoleone proteggendo la propria terra. Da allora si tiene fede al giuramento fatto e si accendono fuochi su tutte le montagne dell’Alto Adige a forma di croce o di cuore, alle volte con la scritta INRI o con le iniziali di Gesù IHS.
I fuochi vengono gestiti e domati dalle associazioni giovanili, dai vigili del fuoco volontari e dai gruppi cristiani delle singole località.
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