«La Rosa Bianca» di Cavalese e Predazzo auspica il potenziamento dell’offerta formativa

Da il 16 ottobre 2009

contatti2 «La Rosa Bianca» di Cavalese e Predazzo auspica il potenziamento dell’offerta formativaCAVALESE/PREDAZZO – Confermare e rafforzare gli indirizzi liceali e tecnici esistenti, che hanno dato fino ad oggi buona prova di sé, e nel contempo sviluppare ulteriori proposte formative per mettere la scuola secondaria superiore di Fiemme nella condizione di esplicare in pieno quel contributo che le è richiesto sulla strada della realizzazione degli obiettivi strategici e delle priorità per lo sviluppo del territorio che sono state già indicate nel piano di valle predisposto, assieme alla Provincia ed agli enti locali, in vista dei Mondiali di Fiemme 2013. È l’indicazione di fondo che emerge dalla delibera approvata in questi giorni dal Consiglio dell’Istituto «La Rosa Bianca» di Cavalese e Predazzo. L’argomento richiama la ridefinizione dell’offerta formativa sul territorio provinciale, in coincidenza con l’introduzione dei nuovi Piani di Studio per la scuola secondaria di secondo grado, dopo che, ancora l’anno scorso, era stata attivata una conferenza dei servizi, allo scopo di coinvolgere nel percorso di ridefinizione dell’offerta formativa, le diverse componenti politiche, economiche e sociali di Fiemme e Fassa, Comprensorio, Comuni, Magnifica Comunità, Apt e rappresentanti di categoria. Gli incontri, conclusi la settimana scorsa, hanno avuto come primo risultato, si scrive nella delibera del Consiglio, «l’auspicio condiviso di dare carattere permanente a questo tavolo di confronto, al fine di garantire una cinghia di trasmissione tra il mondo della scuola, quello economico e la società civile valligiana». Tra le osservazioni evidenziate, innanzitutto, una grossa preoccupazione legata alla conclusione dell’esperienza dell’indirizzo professionale per i servizi commerciali e turistici. Un «deficit di offerta formativa» che si andrà a determinate a partire dal prossimo anno scolastico, con il rischio, si sottolinea, «di un regresso quantitativo e qualitativo nell’offerta formativa generale per le valli dell’Avisio. L’Ipsct ha rappresentato per quasi mezzo secolo una concreta opportunità per l’utenza delle due valli, offrendo una reale alternativa ai percorsi tecnici e liceali, garantendo al mondo economico preziose professionalità intermedie sia nel settore impiegatizio che in quello turistico». Un ruolo, si precisa ancora, «che non può essere agevolmente trasferito ex novo ad altri indirizzi scolastici, senza strumenti finanziari e progettuali adeguati. La perdita dell’istruzione professionale finirà per incidere sui soggetti scolasticamente più deboli, ponendoli nella condizione o di andare incontro a frequenti bocciature oppure a ricercare fuori valle alternative formative a loro dimensionate, con disagi e costi facilmente computabili». Per far fronte a questa preoccupazione, per altro ampiamente giustificata, si fanno delle ipotesi: far nascere un percorso tecnico turistico di qualità, istituire un biennio di specializzazione post diploma, ipotesi già contenuta nel protocollo sottoscritto in vista dei prossimi Mondiali, con «una chiara opportunità formativa per garantire alte professionalità nel settore turistico». Infine promuovere una prospettiva di sviluppo sostenibile, attraverso «l’istituzionalizzazione di un indirizzo di istruzione tecnico, collegato alla gestione dell’ambiente e del territorio, in grado di intercettare una domanda di formazione secondaria sicuramente forte». Il documento contiene un’ultima valutazione importante. Vale a dire «la necessità che le scelte di collocazione degli indirizzi nei vari istituti di Fiemme e Fassa corrispondano a criteri di equilibrio territoriale, sviluppando appieno le peculiarità esistenti nelle varie sedi, secondo un’ottica di complementarietà e non di sovrapposizione. La consistenza geografica del bacino d’utenza non può giustificare sovrapposizioni che depotenzino esperienze dalla lunga storia, quali il Polo Tecnico di Predazzo, quello liceale di Cavalese e l’artistico di Pozza». Indicazioni concrete, che ora saranno sottoposte al vaglio ed all’attenzione della componente politica. Per una futura offerta formativa che dia davvero risposte efficaci alle esigenze della comunita’.

MARIO FELICETTI

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