Mostriamo il nostro VOLTO a chi pare non comprendere quanto sia importante PER TUTTE NOI…
Valle di Fiemme, 20 aprile 11 maggio 2012 - Sarà presentato ufficialmente venerdì 20 aprile a Tesero,nella sala della Cassa Rurale di Fiemme, alle 15.30, il nuovo progetto promosso dalla Fondazione «Il Sollievo», dalla Croce Bianca di Tesero e dall’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari Distretto Est.
CONTESTO DI RIFERIMENTO E ANALISI DEL BISOGNO
Gli incidenti stradali rappresentano nel mondo la prima causa di morte e uno dei principali motivi di invalidità per i giovani nella fascia 15-29 anni. L’ultimo rapporto Istat-ACI rileva che nel 2009 in Italia, 215.405 incidenti stradali hanno causato il decesso di 4.237 persone e lesioni di varia gravità in 307.258 persone: in media ogni giorno abbiamo 590 incidenti con 12 morti e 842 feriti.
Sempre per il 2009, la stessa fonte statistica riporta che in Trentino si sono verificati 1480 con almeno un infortunato. Pur osservando una riduzione del 13% rispetto al 2008, abbiamo avuto 25 decessi e 2064 feriti.
Parimenti gli incidenti domestici (40 decessi nel2008 intrentino su 8100 accessi al Pronto Soccorso, spesso persone anziane) e gli incidenti del lavoro (in media nell’ultimo decennio abbiamo 11 infortuni mortali all’anno) ci danno dati importanti che aumentano il numero complessivo dei lutti improvvisi. A ciò si possono aggiungere gli incidenti mortali che avvengono in montagna.
A fronte di una casistica così elevata a riguardo dei lutti improvvisi che, come facilmente si intuisce, determinano un forte impatto emozionale a carico dei congiunti, che frequentemente sono assolutamente impreparati, storditi dall’evento e indifesi sul piano psicologico; nulla esiste sul piano istituzionale per fornire loro sostegno, vicinanza immediata e supporto psicologico successivo.
Gli elementi che si evidenziano come bisogno si possono distinguere in base al momento e alle singole situazioni, in almeno 2 fasi :
Prima fase: Esigenza di avere informazioni (capire cosa sta accadendo e la sequenza delle fasi/azioni che si susseguono)
Esigenza di sentire una vicinanza (sia emotiva che fisica)
Esigenza di sentirsi accompagnati e presi in carico (evitare l’isolamento e la freddezza del corridoio della camera mortuaria, evitare le attese infinite)
Seconda fase: Il bisogno di avere un supporto più qualificato come esigenza che potrebbe/dovrebbe nascere dallo stesso congiunto e/o segnalato dal volontario che ha seguito la prima fase e che va considerato come un percorso personalizzato e al bisogno.
La prima fase potrebbe essere assicurata da un volontario formato sia sugli aspetti relazionali che organizzativi.
La seconda fase, quando richiesta, appoggiata al servizio di Psicologia Clinica dell’azienda sanitaria.
OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI
La strutturazione di servizio organizzato con volontari motivati e formati dovrebbe permettere di raggiungere le seguenti finalità:
a) garantire ai congiunti un livello di informazioni minime e necessarie per evitare sofferenze aggiuntive legate alla situazione, già di per sé, drammatica;
b) fornire sostegno personalizzato nelle primissime fasi dell’evento per ridurre il livello di stress collegato al lutto improvviso, individuando precocemente le situazioni più a rischio da inviare al secondo livello di presa in carico;
e conseguentemente
c) aumentare il livello qualitativo di approccio socio-relazionale in un ambito così devastante sul piano psicologico come un lutto dovuto alla morte improvvisa di un proprio congiunto.
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Valle di Fiemme
DESTINATARI DEL PROGETTO
Persone, congiunti e/o famiglie colpite da lutti improvvisi.
PROGRAMMAZIONE DELLE AZIONI
1. Preparazione del contesto
a) definizione del numero e delle funzioni dei volontari disponibili
b) Individuazione della necessità di coinvolgimento di altri enti: Forze dell’Ordine, Direzione Ospedale di Cavalese, UO Cure Primarie, UO Psicologia Clinica, TE118 – PS, ecc…
c) Definizione e realizzazione di un programma di formazione per i Volontari (allegato 1)
d) Coinvolgimento degli altri enti (Forze Ordine, TE 118, P S Ospedale, UO Cure Primarie, ecc,…) per definire le modalità per una organizzazione ottimale del servizio;
e) Individuazione delle fasi di avvio (data di inizio attività, modalità e criteri di funzionamento del servizio, referenti,…)
f) Definizione degli indicatori e dei criteri di monitoraggio delle attività
2. Avvio del servizio, Monitoraggio e diffusione risultati
ANALISI DELLE RISORSE
a) Volontari delle Fondazione Il Sollievo Val di Fiemme
b) Volontari Croce Bianca di Tesero
c) Psicologi Formatori (Associazione Psicologi per i Popoli Trentino)
d) Personale dell’Azienda Sanitaria (Direzione , PS, TE 118, UOCP)
e) Forze dell’Ordine
PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA
Rimborsi viaggio, vitto e alloggio per i formatori provenienti da fuori
VALUTAZIONE DEI RISULTATI E DIFFUSIONE
Verifica dopo un primo periodo dell’attività.
Proposta di estensione anche ad altri ambiti provinciali
TEMPI E FASI DI REALIZZAZIONE
Primavera 2012: – Redazione/ approvazione del progetto di massima;
- Coinvolgimento degli enti/settori interessati;
- Reclutamento e formazione dei volontari;
Estate 2012: – Piano di comunicazione ai soggetti interessati e avvio delle attività;
Inverno 2012: – Primo monitoraggio e diffusione dei risultati ai soggetti interessati;
Presentazione dell’iniziativa (conferenza stampa)
venerdì 20 aprile ore 15.30 sala L.Canal Cassa Rurale di Tesero
momenti formativi presso sala Riunioni -fianco mensa- Ospedale di Cavalese
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