Predazzo, lettera aperta di un candidato dilettante ai candidati sindaco in ballottaggio

Da il 25 maggio 2010

claudio vitali Predazzo, lettera aperta di un candidato dilettante ai candidati sindaco in ballottaggio non dichiarare le squadre al più presto sarebbe una beffa nei confronti degli elettori.  Di Claudio Vitali. 

  • Carissimi Maria e Renato, sono sempre io, quello della Festa del Candidato.E’ con la più sincera stima che mi rivolgo a voi per un appello che ritengo sia anche superfluo, non dubitando della vostra intenzione di procedere a quanto da me auspicato.Sia chiaro che non sono un esperto in materia e che non posso oppormi alla vostra eventuale obiezione che non sussistano obblighi a dichiarare prima della data del ballottaggio la composizione della squadra con la quale si intende amministrare il paese. C’è però una questione di opportunità del momento in relazione a come sono andate (nel bene e nel male) le cose fino a questo punto. Tante liste, tante coalizioni, tanti programmi, tante parole, tanto disorientamento.
  • Il primo turno è stato una sorta di anomala “primariona” che -in assenza di sostanziali divergenze sui programmi- si è conclusa con l’individuazione di due candidati che, tranne un micro-apparentamento, dovranno a questo punto scendere al confronto diretto. Io credo che proprio a questo punto sarebbe opportuno fare un salto di qualità

metodologica, consistente nell’andare oltre l’attrazione di consenso su un -senza malevolenza- “candidato-bandiera”, per schierare invece le due squadre di governo come attrattori del meditato consenso popolare.Voglio dire che questo processo più ampio e complesso darebbe agli elettori la sensazione che tutto il pregresso sarebbe stato qualcosa di più che la mera risultante di una casualità di schieramenti discendenti anche da reattività emotive e da personalismi: sarebbe stato invece un articolato meccanismo di selezione di un’intera classe dirigente. Qualcuno potrebbe dire: di fatto lo è, ci sono i numeri (le quantità di preferenze individuali) ad attestarlo. Ma la saggezza popolare sa bene che la torta è più della farina, delle uova, del lievito e degli altri ingredienti necessari. La torta è il frutto dell’amalgama degli ingredienti, della sottile alchimia per far sì che questi leghino tra di loro una volta sottoposti al calore del forno.Dite agli elettori come sarà composta la vostra squadra: ne avrete solo da guadagnare in stima e in riconoscimento di serietà delle vostre intenzioni. Non prendetemi come uno che voglia mettervi in difficoltà: questo mio appello vuole essere un assist, un passaggio di palla per favorire l’azione, e non certo un fallo di interdizione (cosa mai potrei io interdirvi, dalla mia posizione…).D’altra parte se aveste fatto degli apparentamenti organici, la squadra l’avreste dovuta dichiarare: che non si dica che non vi siete apparentati per evitare l’assunzione di responsabilità, la complicazione, il fastidio, il rischio di dire prima del voto chi starà dentro e chi starà fuori dai meccanismi operativi dell’amministrazione comunale.Con la mia più viva cordialità e un sincero in bocca al lupo, Claudio. 

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