Predazzo – New York “L’onda di ritorno” – dall’inviato Stefano Savin

Da il 12 ottobre 2010

Il blog di Predazzo apre un nuovo spazio dedicato ai suoi predazzani che per qualsiasi motivo si trovano in giro per il mondo e vogliono raccontarci qualsiasi cosa della loro esperienza di vita.  La potrei definire “l’onda di ritorno” del lavoro che Predazzoblog svolge nel raccontare al mondo la vita del paese.  So che siete in tanti a seguirci dai punti più svariati della terra, ma da adesso, sappiate che altrettanti pardaciani residenti sono molto attenti ed incuriositi  nel sentire un po’ come ve la passate lontani dal paesello di origine. Allora coraggio, siete già diventati  tutti degli inviati speciali !!

Iniziamo subito con il nostro primo inviato speciale a New York: Stefano Savin. Stefano a te la linea..

%name Predazzo   New York  Londa di ritorno   dallinviato Stefano SavinCiao a tutti,
finalmente trovo un po’ di tranquillità per raccontare a tutti i frequentatori del blog di Predazzo le mie prime giornate qui in America. La verità è che non è semplice abituarsi ai ritmi frenetici di una metropoli di 8 milioni di abitanti, anche perchè non sono proprio qui in ferie e la mia giornata si svolge tra lezioni di inglese presso una scuola di  [nggallery id=23] Manhattan e lo studio per l’università. Il primo impatto è quello di una confusione tremenda e di tutto grande…gente che va gente che viene e a qualcuno potrebbe anche sembrare che siano un popolo di egoisti. Ma vivendo qui ( e non per i canonici 15 giorni di ferie ) e incominciando a scoprire pian piano come vanno le cose sono altre le sensazioni che uno può provare. Per primo sono molto patriotici se uno guarda con attenzione non solo sugli edifici pubblici ma anche nei negozi, nei ristoranti, nei luoghi turistici, fuori dalle case, in cima ai palazzi, sulle classiche bancarelle degli hot dogs, ecc. vi è una bandiera americana e credimi non è solo facciata anche perchè sono molto uniti non solo per le ben note vicende terroristiche ma in tutto l’arco della giornata ( scusami ma è un concetto molto difficile da spiegare). Altra cosa che si nota fin da subito è il mangiare ( mi manca la polenta :-))))!!! )…ahi ahi ahi che nota dolente sono veramente zero…non solo per la scelta dei cibi ma anche per la qualità che si trova nei negozi ( te lo dice uno che ha lavorato in negozio per 11 anni )…anzi se si vuole mangiare veramente bene allora l’unico modo e quello di andare nei ristoranti ma quelli più famosi ( il mio primo piatto di pasta al ristorante sembrava una pappa da quanto era cotta ). Comunque a me piace questa città anche perchè ha i suoi lati positivi come ad esempio nel quartiere dove vivo io ho tutto sotto casa, come due supermercati aperti 24 ore, tre o quattro ristoranti, due pizzerie, una lavanderia anche aperta 24 ( non si sa mai che alle 3 di notte mi venga voglia di fare il bucato ), bancomat, ecc. Altra nota positiva sono i trasporti pubblici, con ben 20 linee di metropolitana che girano 24 ore su 24 e dei bus molto efficienti e per non parlare dei taxi la macchina e solo un problema.
%name Predazzo   New York  Londa di ritorno   dallinviato Stefano SavinUnica nota stonata della metrò è la pulizia delle stazioni cioè quelle in centro sono anche discretamente pulite…ma nella periferia ahimè sono veramente sporche ( io ho sempre in mente la metropolitana di Tokio talmente pulite le stazioni che potevi mangiare per terra!! ). Altro punto a favore è la sicurezza ( a partire dagli aereoporti anche molto cordiali gli agenti della sicurezza ) c’è un sacco di polizia che gira e non solo nei luoghi turistici ma anche nelle stazioni della metrò e pure dentro i vagoni molto attenti e anche molto severi ma allo stesso tempo disponibili ad aiutare se si è in difficoltà. Solo un ultima cosa prima di lasciarti e concludere questo primo contributo, sono stato a Ground Zero ( o per meglio dire al World Trade Center ) beh credimi si respira un aria particolare, emozioni forti anche se ora è un cantiere; per chi arriva da Wall Street si trova davanti per primo un bel parco con un monumento fatto con le travi delle torri %name Predazzo   New York  Londa di ritorno   dallinviato Stefano Savingemelle che a me ha fatto quasi venire i brividi! Il mio pensiero è stato cercare con la mente di che cosa deve essere stato per la gente quel 11 settembre di ormai 10 anni fa…ma non è possibile! C’è un piccolo museo dove all’interno c’è il plastico di quello che sarà il nuovo WTC con un memoriale su tre piani…un parco…due nuove torri alte se non ho letto male 500 m…ma la cosa che mi ha sconvolto di più era una bacheca di vetro con dentro un casco di un pompiere morto quel giorno ancora tutto ammaccato e impolverato…nessun commento solo il silenzio e una preghiera per tutti i morti di quel giorno!
Spero che il mio contributo sia apprezzato e che stimoli a conoscere un po’ più in profondità un popolo e una nazione cosi distante da noi non solo in termini geografici.
Un caro saluto a te e a tutta Predazzo
Stefano

Grazie a te Stefano, buona permanenza a New York e quando vorrai raccontarci altre cose, noi siamo sempre molto contenti, ciao dai tuoi pardaciani a Pardacc!!

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